AMBIENTE – Bandiere blu, Confcooperative Habitat e Fedagripesca: “No ad una Toscana a due velocità”
Le due federazioni: “Guardare anche ai comuni costieri che non stati premiati, sostenere servizi e accoglienza”
“No ad una Toscana a due velocità”. Lo chiedono Confcooperative Habitat Toscana e Fedagripesca-Confcooperative Toscana, che colgono l’occasione delle 18 bandiere blu assegnate a comuni costieri della Toscana, per rilanciare il tema dei servizi e dell’accoglienza.
“Bandiera Blu è sinonimo di qualità, la nostra regione coniuga bellezza paesaggistica insieme ad arte, cultura ed ospitalità. Abbiamo necessità che le istituzioni rimangano al fianco degli operatori per qualificare sempre di più la nostra offerta e migliorare il settore dell’accoglienza. Accoglienza che passa dalla offerta di servizi di qualità – sottolinea il presidente regionale di Confcooperative Habitat, Alessandro Tatò– e che ci impone di contrastare l’impoverimento dei territori che non investono su questo per i turisti e per i cittadini: una conversione all’attività economica e turistica che ha prodotto anche effetti collaterali, con aree diventate zone dormitorio o abbandonate e che dovranno essere riqualificate. Un abitare di qualità è possibile e doveroso. Non solo. Va rafforzato quel reticolo di servizi e attività che animano le comunità”.
“Bisogna guardare anche ai comuni costieri che non sono stati premiati, lo sforzo deve essere quello di non creare una Toscana a due velocità. Il nostro territorio esprime nel suo complesso un valore aggiunto ed un appeal a livello turistico – dichiara il Presidente Fedagripesca-Confcooperative Toscana, Fabrizio Tistarelli – ma per mantenere una qualità alta è necessario dare sostegni alle imprese che in questo momento sono in difficoltà a causa degli aumenti di energia, carburante e delle materie prime.