FIRENZE – Volontari della Misericordia minacciati da americani ubriachi
FIRENZE – Una ragazza statunitense di 20 anni, visibilmente ubriaca, è stata trovata la notte scorsa dai volontari della Misericordia all’interno della “culla per la vita” della Chiesa di San Remigio nel centro di Firenze. Secondo quanto emerso, al momento del ritrovamento la ragazza stava cantando e ballando. Dopo essere stata fatta uscire, ha riferito di essere stata gettata nella culla per bambini abbandonati (un piccolo vano protetto dal punto di vista termico e al quale si accede premento un pulsante che fa sollevare un vetro) da alcuni connazionali.
ALLARME – Come è stato aperto il vano in cui le madri in difficoltà lasciano i propri figli (invece che gettarli nei cassonetti) si è azionato un allarme che è giunto nei locali della Misericordia. I soccorritori, quindi, hanno visto che nella culla c’era una ragazza di circa 20 anni. Al loro arrivo, i volontari oltre alla ragazza hanno trovato anche un’amica all’esterno, anch’essa completamente ubriaca. «Abbiamo avvisato le forze dell’ordine – ha spiegato un milite della Misericordia – e abbiamo tenuto la ragazza dentro la culla per circa un quarto d’ora in attesa del loro arrivo, poi non ce la siamo più sentita di tenerla lì e l’abbiamo fatta uscire». E questo per evitare anche problemi con il gruppetto di amici della giovane, nel frattempo sopraggiunti, che, secondo quanto riferito dai soccorritori, sarebbero stati tutti in evidente stato di ubriachezza.
L’”AVVOCATO” – Uno dei ragazzi, probabilmente statunitense, ha ammesso di essere un avvocato e ha invitato, pare in maniera poco ortodossa e col rischio di un’azione violenta, i militi della Misericordia a liberare la ragazza. Infatti, i soccorritori hanno avuto il timore di subire un’aggressione fisica, ma in loro difesa sono poi intervenuti alcuni fiorentini che hanno cercato di calmare il gruppetto che poi si è allontanato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
POSSIBILE DENUNCIA DELLA MISERICORDIA – L’episodio sarebbe durato più di mezz’ora, ma i soccorritori della Misericordia non sono riusciti a trattenere i giovani statunitensi in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. La Misericordia starebbe valutando la possibilità di presentare denuncia anche se a una prima verifica non vi sarebbero danni alla struttura. «Nel degrado di cui si parla in questo periodo – ha commentato Andrea Ceccherini, provveditore della Misericordia di Firenze – ci sono anche episodi come questo”.