Boom di furti nelle campagne, soprattutto di alberi di Natale e agnellini
FIRENZE – Altro che Babbo Natale. Nelle campagne sono arrivati i ladri. È boom di furti e furtarelli in tutta la Toscana alla vigilia delle festività natalizie. In cima alla lista dei desideri di ladri e ladruncoli, professionisti, su commissione o per caso, ci sono finiti anche gli abeti di natale, spariti dai vivai dalla sera alla mattina, il pungitopo (ruscus racemosa) e persino gli agnellini “scippati” sera dopo sera.
E ancora ortaggi, olive, frutti, capi di bestiame, soprattutto di piccola taglia e soprattutto animali da corte, filo di rame e il gasolio prelevato con delle pompette dalle cisterne. A denunciare il fenomeno è Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it).
I più recenti casi di cronaca sono stati registrati nel pistoiese dove un’azienda che commercializza alberi di Natale è stata derubata di un centinaio di esemplari destinati al mercato natalizio e a Carrara (Massa Carrara) dove sono spariti, da un allevamento, una ventina di agnellini.
Ma anche il pungitopo, la classica ed immancabile piantina ornamentale dalle bacche arancioni o rosse che adorna porte, centri tavola e ogni cosa in casa in queste settimane, è uno degli oggetti più ambiti dai ladri che possono rivenderlo sul mercato oppure ad altre aziende che a loro volta lo rivenderanno al consumatore finale. “Tutto quello che fa Natale ha un grande mercato in questo periodo – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – ed i ladri lo sanno molto bene. Sfruttano la notte, situazioni isolate e i grandi periodi di produzione.
È un fenomeno che negli ultimi due-tre anni, in coincidenza anche con la crisi, è diventato molto più frequente. I furti nelle campagne sono sempre esistiti ma si trattava di qualche piede di insalata o qualche gallina rubata più per fame qua e là. Casi isolati. Oggi siamo di fronte a bande e gruppi organizzati che con probabilità hanno già acquirenti e mercati”.
Ad essere più esposti ai furti sono le aziende agricole isolate che presentano via di fuga multiple. I colpi avvengono nelcuore della notte e spesso non vengono nemmeno denunciati dagli agricoltori. “Non è possibile vigilare e pattugliare tutto il territorio con la stessa intensità – conclude Marcelli – ma invitiamo gli agricoltori a segnalare movimenti anomali ma anche sparizioni seriali così da dirottare i riflettori delle forze dell’ordine sulle aree a più alta intensità”.
Fonte: Coldiretti