Agriturismi, Confagricoltura Toscana: “I fondi non mancano, ma troppa burocrazia frena i giovani”

Il presidente Neri al convegno di Fiesole: “Un quarto delle aziende agricole toscane lavora nel settore, ma bisogna incentivare il ricambio generazionale”

“La burocrazia è uno dei principali ostacoli allo sviluppo del settore agrituristico. Non mancano i fondi, ma troppo spesso le procedure sono così complesse da rendere difficile l’utilizzo delle risorse. Per questo come Confagricoltura Toscana chiediamo semplificazioni, soprattutto per i giovani imprenditori che scelgono di investire nelle aree interne, garantendo così il ricambio generazionale e una nuova prospettiva di sviluppo per il nostro territorio”.

Con queste parole Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, è intervenuto al convegno “Agriturist racconta l’agriturismo italiano: passato, presente e futuro”,  che si è tenuto stamani alla Fattoria di Maiano a Fiesole.

“La Toscana – ha detto Neri – si conferma leader in Italia per il turismo agrituristico: un quarto delle aziende agricole della nostra regione svolge quest’attività, dedicando complessivamente 80.000 ore di lavoro l’anno. Questo impegno costante non solo genera valore economico, ma svolge un ruolo cruciale nella tutela dell’ambiente, nella salvaguardia delle aree interne e nello sviluppo sociale”.

Neri ha sottolineato l’importanza degli agriturismi come presidi territoriali. “Gli agriturismi operano in aree che, senza di loro, rischierebbero l’abbandono. Come ha detto l’assessore regionale Stefania Saccardi – ha ricordato il presidente di Confagricoltura Toscana – queste strutture garantiscono la vitalità delle zone rurali, mantenendo vive comunità e tradizioni che altrimenti scomparirebbero”.

Neri ha richiamato anche l’attenzione sull’importanza di coinvolgere il mondo degli agriturismi nei tavoli istituzionali: “Agriturismo significa sostenibilità, economia e cultura. È fondamentale che questo settore venga riconosciuto per il suo valore strategico, sia a livello regionale che nazionale. Noi stessi, come Confagricoltura, dobbiamo fare di più per trasmettere alla politica e alla società l’importanza di un comparto che merita di essere al centro delle priorità”.

 “Dobbiamo impegnarci affinché il settore venga percepito per quello che realmente è: un modello virtuoso di sviluppo sostenibile, integrazione economica e tutela del territorio”, ha concluso il presidente di Confagricoltura Toscana.

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