Approvato il Progetto Integrato di Distretto “Vivaismo per un futuro sostenibile”

Si è chiuso con successo un nuovo Progetto Integrato di Distretto nell’ambito delle risorse del PSR 2014/2022:  parliamo del progetto “Vivaismo per un futuro sostenibile”.  Realizzato interamente in provincia di Pistoia, il progetto di questo distretto ampio e complesso, genera la liquidazione di un contributo complessivo di circa 4,5 milioni di euro a fronte di oltre 12 milioni di euro di investimenti a favore di 42 aziende che operano nel settore vivaistico.

Così, dopo l’approvazione, nel febbraio scorso, del Progetto Integrato di Distretto “Toscana Sud”, il nuovo arrivato appena approvato è il risultato del partenariato coordinato dall’associazione dei Vivaisti Italiani che hanno confermato la validità del progetto selezionato e l’efficacia degli investimenti sostenuti.

“Uno strumento, quello dei PID – ha detto la vicepresidente e assessora Stefania Saccardi – in cui la Regione Toscana ha creduto per prima in Italia. Questo dei Vivaisti è un bel risultato ottenuto grazie all’apporto di tutti gli uffici regionali composti oltre che dall’ufficio tecnico di Pistoia/Prato anche da quello di Grosseto/Siena, responsabile del procedimento per quanto riguarda la programmazione dei PID, inolte degli uffici centrali di Novoli, che grazie alla loro esperienza pluriennale  hanno sostenuto la fase iniziale del procedimento, così come di Artea. Questa esperienza  mi auguro possa rappresentare un modello utile e ripetibile per la corretta gestione dei flussi, fondato su un presidio costante di tutte le fasi procedimentali e sulla fattiva collaborazione tra diversi settori.  Inoltre, il rispetto, per quanto possibile, dei tempi istruttori indicati nei bandi, è stato un valore sia per la Regione che per le aziende beneficiarie, che hanno così la possibilità di programmare gli investimenti finanziati con maggiore sicurezza e tranquillità e di rientrare, almeno per una parte delle spese sostenute, entro scadenze ragionevoli”.

“E’ stato raggiunto un grande risultato da parte di tutte le aziende coinvolte, compresa quella di cui sono titolare, realizzando il 100% degli investimenti dichiarati – ha detto Alessandro Michelucci, presidente dell’associazione  Vivaisti italiani – Il nostro settore continuerà a investire per migliorarsi ancora e innovarsi soprattutto per rimanere leader nei confronti degli altri paesi europei. Le sfide che ci attendono nei prossimi anni sono la qualità,la sostenibilità,il risparmio energetico e idrico.  Le aziende dell’associazione aderiscono con determinazione a progetti fedeli a queste aspettative”.

Grazie all’attuazione del progetto di distretto  le aziende del comparto vivaistico pistoiese hanno migliorato gli standard ambientali e certificato il loro status operativo. Dal punto di vista dell’occupazione si è registrato un aumento di addetti a dimostrazione che gli investimenti hanno avuto una diretta ricaduta sul livello occupazionale.

In particolare: si è potenziata la dotazione di macchine/attrezzature/impianti, si sono migliorate le infrastrutture aziendali e ampliati e ammodernati i vivai, cioè la base produttiva. In particolare sono stati allestiti nuovi vivai di moderna concezione, e soprattutto a ridotto impatto; sono state installate serre ed ombrari con relativa impiantistica, sono stati acquistati mezzi ed attrezzature per la movimentazione del prodotto e per le operazioni colturali con una marcata preferenza per l’implementazione di sistemi migliorativi delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Sono inoltre aumentate le aziende in possesso di certificazioni ambientali sia in termini assoluti che relativi, nel senso che alcune hanno aggiunto ulteriori e più restrittive tipologie di certificazioni a quelle possedute in precedenza.
L’arco di tempo impiegato per portare a termine il percorso del PID pistoiese,  è stato di 2 anni e 9 mesi che rende l’idea di quanto siano stati compressi i tempi morti degli uffici regionali, praticamente inesistenti, vista la durata minima della vita di progetti d’investimento così complessi (24 mesi).

Proseguono, nel frattempo, gli interventi che si realizzano all’interno degli altri 3 PID finanziati dalla Regione che potrebbero essere tutti approvati entro il 2024. QuIl PID “Insieme per il Distretto: vino e territorio” (capofila Associazione Distretto Rurale del Chianti), il PID “Also of Wine” (capofila Fondazione territoriale Brunello di Montalcino) e il PID “Hub per la commercializzazione dei fiori e delle piante” (capofila Flora Toscana Società Agricola Cooperativa).  Si parla di un complesso di investimenti che per i medesimi progetti che coinvolgono oltre 40 imprese localizzate nella zona del Chianti Classico, del Brunello di Montalcino e nel distretto del florovivaismo di Pistoia e Lucca sono prevedono circa 18 milioni di euro e un contributo totale di circa 7,5 milioni di euro.

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