PRATO – Operazione antiriciclaggio, 12 cinesi coinvolti
PRATO – La Procura della Repubblica di Prato ha disposto 14 perquisizioni locali e domiciliari tra Prato e Massa Carrara nei confronti di dodici imprenditori cinesi del settore tessile e moda. Secondo qui inquirenti, sarebbero ritenuti responsabili di reati valutari e tribunali.
L’INDAGINE – Le attuali indagini costituiscono lo sviluppo di un’inchiesta condotta da tempo dal Nucleo di Polizia Tributaria, che ha avuto lo scopo di fare piena luce su flussi finanziari che dal distretto economico pratese si avviavano verso l’Oriente soprattutto attraverso i money transfer. Sotto la lente della Guardia di Finanza sarebbe finita un’agenzia di money transfer di via Pistoiese, nella Chinatown pratese, di cui uno dei proprietari sarebbe stato già indagato in passato per reati analoghi.
10 MILIONI DI EURO TRASFERITI – Fin dall’inizio, la Finanza ha notato movimenti sospetti di cinesi che avrebbero consegnato denaro a terzi che, successivamente, si sarebbero recati nell’agenzia per fare versamenti, tutti al di sotto dei mille euro. Questo per frazionare le cifre per eludere le norme antiriciclaggio. Così, la Guardia di Finanza di Prato ha accertato che, attraverso circa 2.500 operazioni contabili in 17 mesi verso la Cina, l’ammontare del trasferimento illegale di valuta per il quale sono stati denunciati i dodici imprenditori cinesi sarebbe stato di quasi 10 milioni di euro.