Servizio civile regionale, al via un percorso di incontri
Fare il punto sul servizio civile regionale e rilanciarne l’attività con la nuova programmazione dei fondi comunitari fornendo agli enti, allo stesso tempo, un importante supporto operativo nella gestione dei progetti.
E’ questo lo scopo di “Pillole di servizio civile regionale” il percorso di sei incontri che è iniziato stamani a Firenze, (Aula Magna – NIC 3 – Careggi) alla presenza dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, rivolti in particolare a chi si occupa della gestione dei progetti, dalla fase di presentazione fino a quella di monitoraggio e rendicontazione, che proseguirà, in tutto il territorio regionale, fino all’8 giugno.
Dal 2009, quando fu istituito, a oggi, il servizio civile regionale ha fornito un valido supporto alle attività che associazioni di volontariato ed enti pubblici di varia natura (scuole, comuni, università, aziende sanitarie) quotidianamente portano avanti. Sono stati oltre ventimila i giovani tra i 18 e i 29 anni che hanno scelto di vivere questa esperienza, con una crescita degli enti iscritti all’albo regionale che oggi vede oltre 650 enti coinvolti.
I seminari rappresentano dunque anche un’occasione di fare il punto su quanto svolto e su quanto si potrà fare nell’ambito della nuova programmazione Fse 2021-2027.
“La Regione – ha evidenziato Serena Spinelli chiudendo il primo seminario – crede con forza nel servizio civile e in vista del prossimo bando, che aprirà la nuova programmazione, abbiamo ritenuto utile organizzare questi incontri con le realtà toscane in cui i ragazzi e le ragazze saranno chiamati ad operare. Questo per fornire a loro tutto il supporto necessario e rendere sempre più efficace il rapporto costante con la struttura regionale”.
“Il servizio civile rappresenta una grande opportunità” – ha proseguito l’assessora Spinelli – “per gli enti che hanno la possibilità di aprirsi a nuove energie e in particolare per i giovani, che hanno così una preziosa occasione formativa, per sviluppare competenze e mettersi alla prova, in una dimensione di servizio verso la propria comunità. Un ringraziamento quindi a tutti gli enti toscani, anche per gli spunti e i suggerimenti di oggi e che verranno dai prossimi incontri, con l’obiettivo di costruire insieme la prossima programmazione del servizio civile regionale”.
Le pillole di servizio civile
Il ciclo di seminari organizzati sul territorio dalla Regione Toscana ha lo scopo di favorire momenti di incontro fra gli enti iscritti all’albo del servizio civile regionale e l’Ufficio del servizio civile: i moduli in cui è suddiviso il seminario affrontano le principali tematiche del servizio civile (dall’accreditamento, alla progettazione, alla gestione dei giovani in servizio) e vogliono costituire un supporto sia ai nuovi enti, sia agli enti di lungo corso, che già da molti anni si cimentano nella progettazione e nella gestione dei giovani in servizio. Allo stesso tempo questo vuole essere un momento di confronto, in cui gli enti possono fornire utili indicazioni – in base alla loro esperienza – per migliorare e avvicinare ancora di più al territorio ed alla comunità l’attività del servizio civile regionale.
I prossimi appuntamenti sono in programma a Pisa (lunedì 15 maggio), Agliana ( mercoledì 17), Livorno (lunedì 5 giugno), Colle val d’Elsa (mercoledì 7) e Arezzo (giovedì 8).
Il servizio civile regionale
In Toscana il servizio civile regionale (SCR), istituito con legge regionale nel 2006, è stato avviato per la prima volta nel 2009.
È una misura per i giovani di età compresa fra i 18 ed i 29 anni, disoccupati, inattivi o studenti, e costituisce un’esperienza di cittadinanza attiva oltre che un’occasione di formazione civica e sociale, che permette ai giovani di misurare le proprie capacità e di crescere nella sfera personale e in quella professionale. Il Servizio civile regionale viene svolto presso associazioni del terzo settore, amministrazioni pubbliche, cooperative e biblioteche.
I progetti di servizio civile regionale hanno una durata che varia fra gli 8 e i 12 mesi, con il riconoscimento di un’indennità mensile. In questo periodo i giovani vengono impegnati, tra l’altro, in attività di animazione per minori o di sostegno all’inserimento scolastico, di collaborazione in operazioni di restauro, conservazione e fruizione di beni storici e artistici, o, ancora, in interventi di accoglienza, animazione e assistenza domiciliare.
Alla fine del percorso viene rilasciato dai Centri per l’Impiego il libretto formativo del cittadino, nel quale vengono riportate le competenze acquisite durante i mesi di servizio.