Da Caponord alla Toscana per la difesa del mare
Paolo Goglio partito da Caponord, estremità settentrionale del continente Europa è giunto ieri a Talamone
Dopo aver attraversato l’Europa per portare in cielo un raggio di Luce in segno di pace tra i popoli, Paolo Goglio, camperista milanese, è giunto ieri in Toscana dove ha incontrato Paolo il Pescatore, coraggioso attivista che da anni combatte la pesca illegale che sta distruggendo i nostri mari.
Per tutelare le acque prospicienti la baia di Talamone, infatti, Paolo il Pescatore ha inizialmente posato sul fondo del mare numerosi blocchi di cemento per impedire l’utilizzo illegale delle reti a strascico in prossimità della costa.
Ogni notte infatti una flotta di oltre 2.000 imbarcazioni devasta i fondali marini in tutta Italia provocando danni irreparabili all’ambiente, anche in aree protette, oasi e parchi marini. Il suo esempio è risuonato in tutto il mondo e un imprenditore, titolare di una cava di marmo a Carrara, ha offerto 100 blocchi di marmo che il Pescatore ha quindi fatto scolpire e modellare da artisti di fama mondiale.
Le opere d’arte sono state infine posizionate in acqua, creando un museo sottomarino che ha il duplice scopo di contrastare la pesca illegale e di sensibilizzare su questa catastrofe ecologica, richiamando l’attenzione di turisti e organi di informazione da tutti i paesi.
“Ho partecipato ad una uscita di pesca all’alba insieme a Paolo il Pescatore – racconta Goglio, ex regista milanese – e sono rimasto molto colpito dal suo amore per il mare e dalla passione artigianale tramandata da intere generazioni. Il tratto di costa Maremmano è tra i più belli in assoluto: il promontorio di Talamone svetta sulle acque dominato dalla splendida rocca aldobrandesca: da una parte i monti dell’Uccellina, dall’altra la sagoma del monte Argentario e di fronte, all’orizzonte, le isole dell’arcipelago Toscano. Ho avuto modo di ammirare l’impegno di Paolo per difendere e tutelare questo patrimonio di risorse, il suo attivismo è un grande modello da sostenere e incoraggiare.”
Paolo il pescatore ha svolto infatti numerose attività per sensibilizzare l’opinione pubblica: ha creato una associazione, La casa dei pesci, per raccogliere fondi da destinare all’acquisto e posa in mare dei dissuasori in cemento e di altre opere in marmo, imbarca i turisti per ammirare le bellezze paesaggistiche e responsabilizzare ad un consumo consapevole, informa costantemente la guardia costiera e gli enti di sorveglianza sulla presenza di barche che praticano pesca illegale, segnalando coordinate e orario di rilevamento. Ma troppo spesso la sua battaglia si smarrisce nel nulla di fatto, tra i meandri della burocrazia e le numerose ostilità che deve affrontare.
“A giugno sono partito da Caponord, per portare un raggio di luce che proietto dal tetto del mio camper, in segno di pace tra i popoli. – conclude Goglio – Ho attraversato Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania, Austria e Svizzera e quando sono giunto in Toscana mi sono incontrato con Paolo il Pescatore. Ho trascorso una settimana in prossimità della sua abitazione, documentando il suo operato con le mie fotocamere, presto pubblicherò un video per sostenerlo e divulgare il suo messaggio. Ho scelto infine di proiettare il raggio di Luce, ispirato alla Spada di S.Michele Arcangelo, nel suo giardino, dedicandolo proprio alla forza d’animo che alimenta le sue imprese. Paolo il Pescatore è un vero Angelo del mare, lo difende, lo custodisce e lo protegge, affronta sofferenze e difficoltà, ma non si arrende mai.”