POLITICA – Mazzetti (FI): “Diversificare fonti energia per rompere dipendenza”
La proposta per uscire dalla crisi energetica: “Subito più gas italiano. Sosteniamo tutte le tecnologie a basse emissioni, anche il nucleare”
“Mai come oggi geopolitica, energia e sicurezza sono strettamente correlate, mai come oggi l’Italia è vulnerabile agli shock esterni e il suo tessuto produttivo ma anche sociale esposto. È un allarme quello diffuso dal Copasir con la relazione sulla sicurezza energetica che dobbiamo ascoltare ma sono certa che il governo Draghi lo farà. L’Italia dipende troppo dal gas russo, utilizzato in questo momento come contropartita al tavolo delle trattative, e dalla Cina, che gioca da monopolista sulle materie prime, come le terre rare, indispensabili per la transizione ecologica. La soluzione non è facile né immediata ma è doveroso avanzare idee e proposte per uscire da una crisi sempre più grave: diversificare, con tutte le tecnologie, liberi da preconcetti e ideologie, è la strategia corretta. Tutte le fonti di energia e le tecnologie a basse emissioni possono essere utili a rendere l’Italia più autonoma e più stabile.
Le rinnovabili possono avere ancora sviluppo ma hanno il grande limite dell’intermittenza e da sole sicuramente non bastano per le caratteristiche del nostro territorio. Non possono essere l’unica soluzione come sostiene qualcuno: la politica deve valutare anche altre soluzioni e accompagnare lo sviluppo delle rinnovabili con fonti attualmente più stabili. Le fonti rinnovabili vanno agevolate con maggior semplificazione ma nell’immediato dobbiamo potenziare l’estrazione del gas dai giacimenti italiani: abbiamo anche ottime infrastrutture per lo stoccaggio da sfruttare. Pensando al futuro e non all’immediato ritengo opportuno aiutare le aziende pubbliche ma soprattutto quelle private nella ricerca di nuove tecnologie: è notizia di oggi un progetto di Enea con il Politecnico di Torino per ricavare energia dalle onde del mar Mediterraneo. In parallelo, come dico da sempre, avviamo una seria e non ideologica riflessione sul nucleare, coinvolgendo anche in questo caso ricerca e imprese.
Entro il 21 di questo mese anche il nostro paese si dovrà esprimere sulla tassonomia europea ed è ovvio che dovrà comprendere gas e nucleare. Il quadro emerso negli incontri con gli imprenditori è drammatico e le aziende rischiano un blocco produttivo anche in una fase di rilancio, quando non mancano ordini e commesse, che abbiamo sostenuto come governo”.
Questa la dichiarazione di Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia.