FIRENZE – Visite dermatologiche gratuite sul Carcinoma squamocellulare cutaneo
La Campagna nazionale di sensibilizzazione e screening sul carcinoma squamocellulare, “Te lo dice la pelle”, che prevede visite dermatologiche gratuite fa tappa a Firenze Sabato 5 Giugno.
La Campagna nazionale ha lo scopo di contribuire a diffondere importanti informazioni su una malattia ancora poco conosciuta che rappresenta il 20% dei tumori cutanei non-melanoma.
Promossa dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), l’iniziativa vuole porre l’attenzione sul carcinoma squamocellulare cutaneo, un tumore maligno della pelle che, secondo i dati più recenti, viene diagnosticato ogni anno a circa 19.000 pazienti. In mancanza di un registro nazionale sulla malattia, non è possibile avere un numero preciso di casi ma si evidenzia un’incidenza crescente.
Le visite si svolgeranno Sabato 5 Giugno presso la SC Dermatologia del Presidio Ospedaliero Piero Palagi (ex I.OT.) – Viale Michelangiolo 4, diretta dal Professor Nicola Pimpinelli dell’Università degli Studi di Firenze, esclusivamente su prenotazione contattando il numero 345 7686815 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00.
Al fine di tutelare la salute dei pazienti e del personale medico delle strutture ospedaliere, tutte le visite saranno effettuate in totale sicurezza, in ottemperanza alle misure di prevenzione igienico-sanitarie legate all’emergenza Covid-19.
Il carcinoma squamocellulare cutaneo (CSCC) si origina dalla proliferazione di cheratinociti dello strato squamoso dell’epidermide. Si può manifestare come un’escoriazione o un’ulcera che sanguina, senza cicatrizzare, o come un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento.
La lesione, localizzata prevalentemente in sedi fotoesposte come, ad esempio, il volto e il dorso delle mani, può essere dolorosa, crescere nel tempo e non guarisce spontaneamente, né dopo l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche. Questa patologia interessa maggiormente gli uomini rispetto alle donne, di età superiore ai 50 anni, con fototipo chiaro.
L’esposizione solare eccessiva (anche per motivi professionali), l’uso di lampade abbronzanti e la fototerapia rappresentano i fattori di rischio più importanti, come anche l’esposizione cronica ad agenti chimici tossici (e.g. arsenico), la presenza di ferite croniche, ulcere e cicatrici, uno stato di immunosoppressione, l’assunzione di alcuni farmaci ed alcune malattie genetiche.
Il carcinoma squamocellulare cutaneo rappresenta un problema sanitario di importanza e peso rapidamente crescente per l’invecchiamento della popolazione” – afferma il Prof. Nicola Pimpinelli – “Date la potenzialità di diffusione metastatica del tumore e soprattutto la sua rapida crescita in dimensioni e profondità, è assolutamente indispensabile un deciso passo in avanti nella diagnosi precoce e nella conseguente terapia chirurgica ambulatoriale, che è in grado di evitare il ricorso ad interventi demolitivi-ricostruttivi più complessi e spesso resi delicati dall’età e dalle comorbilità. Questo rende cruciale lo sforzo didattico delle scuole di specializzazione e quello organizzativo delle istituzioni sanitarie pubbliche”.
Se diagnosticato tempestivamente e nelle forme precoci, infatti, l’asportazione chirurgica è risolutiva e porta alla regressione e alla guarigione nel 95 % dei casi. Quando però viene diagnosticato in maniera tardiva il CSCC può raggiungere dimensioni troppo ampie e portare allo sviluppo di metastasi diventando avanzato. Per questi pazienti o per i pazienti non candidabili ad operazioni chirurgiche o a radioterapia la sopravvivenza media senza altri tipi di cure è di circa 12 mesi.
La Campagna “Te lo dice la pelle” è promossa da SIDeMaST con il patrocinio di APaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma) e CIA-Agricoltori italiani e realizzata grazie al contributo incondizionato di Sanofi Genzyme Regeneron.
Per ulteriori informazioni: www.telodicelapelle.it