FIRENZE – Vetrine commerciali di Novoli e Isolotto spaccate con un tombino, in carcere il colpevole
Ieri 14 gennaio la Polizia di Stato ha eseguito ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, nei confronti di un 33enne di origine tunisina, già noto alle Forze di Polizia, per plurimi furti aggravati avvenuti a Firenze.
L’uomo, in Italia senza fissa dimora, è stato ritenuto gravemente indiziato di 4 spaccate, messe a segno con l’uso di tombini di fortuna, nelle zone di Novoli e dell’Isolotto in piena notte, ai danni di altrettanti esercizi commerciali, tra il 12 e il 20 novembre 2020: 3 commessi in via Segantini, via Torcicoda e via Palazzo dei Diavoli nella notte tra il 12 e il 13 novembre, ed uno commesso in via degli Arcipressi nella notte del 20 novembre.
Subito dopo i fatti e la raccolta delle testimonianze, l’attività di indagine della Squadra Mobile – Sezione reati contro il patrimonio ha preso le mosse da una capillare analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza delle attività commerciali e dei dintorni, per poi passare a ricostruire i movimenti dell’uomo, anche grazie alla meticolosa analisi del traffico generato dal suo cellulare.
Grazie all’intensa attività info-investigativa, la Squadra Mobile è così riuscita ad identificare il soggetto responsabile delle spaccate nel 33enne tunisino, senza fissa dimora.
Sono stati così predisposti servizi mirati che hanno portato al suo arresto in flagranza da parte delle Volanti la notte del 20 novembre in via Doni, l’ultima spaccata.
Le indagini, fatte proprie dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno permesso di ritenere il 33enne gravemente indiziato dei furti, tutti caratterizzati dall’ aver utilizzato un tombino, prelevato dal suolo stradale, poi scagliato contro la vetrata dei locali commerciali per creare un varco di accesso all’interno e razziare i registratori di cassa.
Allo stato, l’uomo è anche indagato per altri due episodi: uno, avvenuto in via del Ponte sospeso la notte tra il 12 e il 14 novembre, e, l’altro, in viale Redi tra il 13 e il 14 novembre.
Il 33enne si trova al carcere di Sollicciano.