LUCCA – Una mappa interattiva per scoprire il luoghi e i monumenti legati a Napoleone
Scoprire digitalmente da ogni angolo del mondo i siti napoleonici di Lucca. Questo è lo scopo del progetto ‘Gritaccess’ che rientra nel programma di cooperazione interreg Italia-Francia Marittimo e che ha portato Provincia e Comune di Lucca a siglare un accordo per la realizzazione di un tour virtuale.
Il progetto prevede, infatti, la progettazione e lo sviluppo di un circuito di scoperta digitale di tutti i siti legati alla storia napoleonica presenti a Lucca e, quindi, Porta Elisa; Via Elisa; Villa Bottini; Piazza Napoleone; la statua di Maria Luisa; Palazzo Ducale (Quartiere del Trono e Teatrino di Elisa); il Museo di Palazzo Mansi dove sono custoditi i ritratti di Elisa e della figlia Napoleona; Palazzo Orsetti dove si trovano i ritratti di Elisa e di Felice; l’Orto Botanico; il Museo di Villa Guinigi per la statua di Carlo III e la Villa Reale di Marlia.
Si potrà fruire di questi monumenti in versione digitale, grazie alla realizzazione di una mappa interattiva a cui si potrà accedere da qualsiasi supporto (pc, tablet e smartphone), con distribuzione di reti beacon e tecnologia di geofencing in tre lingue, italiano, francese e inglese.
Verranno sviluppati, inoltre, metodi e strumenti per la raccolta dei feedback degli utenti e modelli dashboard interattivi per l’analisi dei dati: questo step ha un forte valore non solo statistico, ma permette di comprendere le abitudini dei visitatori, la loro provenienza e la coerenza dei flussi di accesso, potendo, così, mirare le azioni in modo più puntuale e preciso
«Questo progetto – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – ci permette di avere a nostra disposizione uno strumento importante che sfrutta al meglio le nuove tecnologie per la promozione del territorio. Quest’anno, a causa della pandemia da Covid-19, abbiamo toccato con mano quanto sia importante il comparto turistico per la nostra economica e dobbiamo assolutamente cercare le strade migliori per far conoscere le nostre ricchezze culturali, storiche e turistiche. Per tale ragione, uno strumento di questa portata, che permette a tutti di vedere virtualmente quello che, potenzialmente, potranno vedere di persona venendo a Lucca, diventa prezioso e promuove quel turismo di qualità che speriamo divenga sempre più importante per il nostro territorio».
«Lucca è stata una delle capitali europee dell’Impero napoleonico, con una storia fatta di presenze importanti, Elisa e Paolina Bonaparte, Madame Mère – la madre di Napoleone – gli intellettuali e i personaggi delle loro raffinate corti – afferma l’assessore alla cultura del Comune di Lucca Stefano Ragghianti – un racconto che ancora oggi è perfettamente leggibile nei monumenti, nelle istituzioni e nei documenti di un’epoca che segnò il passaggio definitivo dalla società dall’Antico regime all’efficienza amministrativa di uno Stato pre-risorgimentale. Tracciare la mappa interattiva dei siti napoleonici lucchesi rappresenta un’operazione culturale di altissimo rilievo che ci rende consapevoli della nostra storia e offre ai viaggiatori quelle suggestioni capaci di attrarli in Lucchesia a vivere l’esperienza della bellezza di un territorio straordinario»
Il progetto si sviluppa, sostanzialmente, in due fasi: la prima prevede la definizione e la progettazione del percorso, lo sviluppo del circuito, la raccolta delle informazioni e lo sviluppo dei contenuti sulla base di quelli già elaborati sul sito web del progetto ‘Bonesprit’. La seconda fase, invece, vedrà la realizzazione tecnologica dell’itinerario digitale per mezzo della creazione di una mappa interattiva. Successivamente, è prevista l’assistenza tecnica al progetto per successivi 5 anni.
‘Gritaccess’ mira a mettere a sistema il grande patrimonio culturale e immateriale, individuando percorsi e itinerari locali dei partner collegare in un ‘Grande itinerario tirrenico transfrontaliero’ (Git). Vuole, inoltre, organizzare un sistema di governance transfrontaliero del Git e contribuire all’accessibilità del patrimonio per tutti, alla valorizzazione economica del potenziale su cui si fonda l’identità dei territori, alla diffusione e al trasferimento delle conoscenze su cultura e patrimoni, nonché a consolidare e aumentare il numero di percorsi e itinerari gestiti dalla rete del Git.