Confindustria Firenze – Enrico Bocci: “Sfruttiamo il tempo a casa per aumentare le competenze”
Intervista al vicepresidente di Confindustria Firenze
Enrico Bocci (vicepresidente Confindustria Firenze): “L’emergenza cambia i rapporti di lavoro. Anche il management dovrà cambiare mentalità. Tanto tempo libero? Sfruttiamolo per migliorare le competenze!”.
Enrico Bocci, vicepresidente di Confindustria Firenze e amministratore di Sdipi Sistemi srl, è intervenuto a ToscanaNews soffermandosi sull’emergenza Coronavirus ma anche su come superare questo momento.
Come stanno vivendo le imprese questa crisi? Quali prospettive potrebbero esserci? “Dal nostro punto di vista stiamo vivendo sotto pressione. Parlo non solo a nome mio ma anche delle tante altre realtà che operano con il digitale. In un momento in cui il lavoro viene svolto da casa, le reti sono sotto pressione. In più le persone non sono ancora preparate a sufficienza per lo smart working. Rimane da capire cosa succederà in futuro. Da più parti si parla di una crescita esponenziale del commercio online ma bisogna tener conto che ci sarà un reset di tutte le attività. Detto questo siamo in ritardo sul commercio elettronico. I grandi delle consegne a domicilio non riescono a consegnare tutto perché privilegiano certi tipi di prodotti. Se il commerciante di vicinato fosse preparato prenderebbe ordini e continuerebbe a lavorare. Può darsi che cambieranno anche i rapporti di lavoro. Le grandi aziende già ricorrevano ampiamente a questi strumenti. Hai idea di quanto tempo si risparmia facendo una call rispetto ad oggi quando serve tantissimo per fissare un appuntamento e convocare tutti? Certo, ci vuole anche una cultura nel motivare, nel lavorare per obiettivi. Anche il management deve cambiare mentalità. Si parla inoltre dell’utilizzo dei big data durante l’emergenza Covid ma questi si possono utilizzare anche in tempi non emergenziali. Per i flussi turistici, per il traffico per esempio. Con il 5G tutte queste attività sono possibili. Ricordiamo però che siamo ancora indietro: molte aziende, anche della nostra Regione, non riescono ad accedere alla banda larga”.
Enrico Bocci: “Siamo indietro sul commercio on-line. I big del settore lasciano ampi spazi per i piccoli commercianti”.
Ci saranno nuovi posti di lavoro? “In alcuni settori sicuramente sì. Ci sarà più bisogno di statistici per esempio. Di persone che sappiano processare i dati. Tutti si improvvisano esperti oggi cercando di prevedere il picco massimo dei contagi ma pochi lo sanno fare. Anche il settore degli studi dev’essere. Noi non troviamo informatici!”
Confindustria ha lanciato la proposta di un commissario regionale straordinario. “È una necessità. Soprattutto in una Regione come la nostra che presenta profonde differenze all’interno nel suo sistema produttivo. Le misure che occorrono per la Maremma non possono essere identiche a quelle richieste dalla Piana Fiorentina o dalla Costa. La risposta a bisogni tanto differenti non può essere univoca. Quello che ha detto ieri Monsani è giusto dunque. In più mi preme sottolineare che non ci può essere troppa burocrazia in questo momento. Se anche la burocrazia si mette di mezzo è davvero finita”.
I sindacati minacciano lo sciopero. “La tutela della salute è prioritaria. Bisogna comprendere però che senza imprese non ci sono posti di lavoro. Un’emergenza come questa non può gravare solo sulle spalle dei datori di lavoro”.
Un messaggio a chi sta a casa. Come si può impiegare meglio il tanto tempo libero? “Ora più che mai serve formarsi. Anziché stare tutto il tempo alla televisione dedichiamo due ore al giorno per aumentare le nostre competenze! Anche perché le competenze, soprattutto, digitali saranno decisive una volta superata l’emergenza Coronavirus sia per chi un lavoro lo ha sia per chi deve ricollocarsi”.