La Toscana e la sicurezza sulle strade, osservatorio Continental sulla sicurezza stradale
Come si comportano i toscani in strada e qual è la loro percezione della sicurezza stradale?
Il primo Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019, realizzato in occasione del Giro d’Italia 2019 con l’istituto di ricerca Euromedia Research, ha voluto tracciare il ritratto degli utenti che popolano le strade della Toscana.
Responsabili quando guidano e rispettosi delle regole indipendentemente dalla presenza di un controllo; sicuri quando si spostano a piedi (16,7%) e grandi utilizzatori della bicicletta (7,3%) ma certi che l’auto sia ancora indispensabile (76,7%), seppure la considerino il mezzo più pericoloso (secondo il 83,2% degli intervistati): questo è il ritratto degli utenti che popolano le strade della Toscana secondo l’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019[1], realizzato in occasione del Giro d’Italia 2019 da Continental Italia con l’istituto di ricerca Euromedia Research. In qualità di Safety Sponsor della 102esima edizione del Giro, Continental ha voluto fotografare il vissuto, le percezioni, i valori e le aspettative di chi ogni giorno si sposta sulle strade delle regioni italiane con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della condivisione della strada in sicurezza partendo proprio dai ciclisti, la categoria tra le più penalizzate all’interno dei contesti urbani.
“In una regione come la Toscana dove ogni mille abitanti ci sono oltre 918 veicoli, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare comportamenti sicuri su strada risulta fondamentale – spiega Alessandro De Martino, AD di Continental Italia – Condividere la strada in sicurezza è un diritto di tutti, siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti o autisti di mezzi pesanti”.
L’Osservatorio evidenzia come l’utente della strada in Toscana, regione che si colloca tra le prime per utilizzo della bicicletta, si senta estremamente sicuro delle proprie capacità mentre è alla guida del proprio mezzo di trasporto (92,7% rispetto all’87,4% a livello nazionale) e non percepisca sé stesso come un pericolo per gli altri definendosi un ligio guidatore “rispettoso delle regole” indipendentemente dalla presenza di un controllo (ben l’83,3% degli intervistati contro il 79,5% in Italia).
In che cosa ripongono la propria fiducia i toscani per una maggiore sicurezza stradale? Il guidatore rimane l’elemento fondamentale per oltre il 54% degli intervistati, dato leggermente più alto rispetto al resto del Paese che si ferma al 50%, seguito poi dall’importanza di cinture, freni e pneumatici, questi ultimi fondamentali per il 7,4% dei toscani (contro il 5,3% degli italiani) per essere l’unico punto di contatto del veicolo con la strada.
Inoltre, rispetto al 34% degli italiani, solo il 30% degli intervistati ripone la propria fiducia nel senso di responsabilità di chi guida mentre, in linea con la media nazionale, oltre il 16% degli abitanti della Toscana ripone la propria speranza per una maggiore sicurezza stradale nella presenza massiccia su strade e autostrade da parte delle Forze dell’Ordine.
Di pari passo, la fiducia viene poi anche riposta nelle aziende che producono automobili e pneumatici attraverso la costante evoluzione di tecnologie in grado di dar vita a nuovi sistemi che aiutino a frenare per tempo e in maniera efficace, a sistemi per il controllo della stabilità in caso di frenata, a sensori di rilevazione della stanchezza.
La sicurezza stradale, secondo la percezione degli intervistati, dipende quindi principalmente da chi è al volante. Un dato che accomuna tutta l’Italia e che trova conferma nei dati Ocse secondo cui il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore, confermando così quanto sia necessaria un’opera di sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della condivisione della strada.