Forte afflusso di cercatori di funghi nel parco nazionale Foreste casentinesi.
Controlli anche nelle ore notturne per fermare la raccolta illegale
Questi giorni di settembre nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi sono caratterizzati dalla presenza di un numero elevatissimo di cercatori di funghi, che si sono concentrati soprattutto nella zona del monte Falterona e Campigna.
Ciò che sta avvenendo è singolare: a notte piena si notano decine di autovetture che si recano verso il passo della Calla. Si tratta dei cercatori di funghi, soprattutto romagnoli, che tentano di arrivare nei luoghi di raccolta prima degli altri, scatenando una sorta di competizione. Questa situazione ha come conseguenza la presenza di numerose persone in piena foresta anche in ore notturne.
L’afflusso è stato tale da rendere necessari anche controlli notturni da parte della sorveglianza del Parco nazionale. I Carabinieri Forestali hanno elevato numerosi verbali contestando ai cercatori di operare di notte, con lampade al di fuori della sentieristica del Parco.
Si ricorda che tale comportamento non è consentito, in quanto nel Parco nazionale è vietato nelle ore notturne uscire dai sentieri ed usare mezzi di illuminazione al di fuori degli stessi, pena sanzioni che arrivano fino a duecento euro.
Periodicamente negli anni questo problema si ripropone e se dovesse continuare, o assumere caratteristiche tali da mettere in discussione la compatibilità con gli ecosistemi forestali, il Parco potrebbe far scattare moratorie sulla raccolta.
Una coda di estate secca e parzialmente siccitosa sta rallentando la nascita dei funghi ma i controlli sono in corso e i Carabinieri Forestali assicurano che continueranno. In caso di cercatori che vengano fermati nelle riserve integrali, ed in particolare nell’area patrimonio Unesco di Sasso Fratino, scattano sanzioni amministrative (molto elevate connesse alla perturbazione del particolare habitat protetto) e penali.