Al via Pop-Up Montecatini, più qualità della vita per più sicurezza
Al via Progetto “Pop-Up Montecatini”. Bugli: “La sicurezza passa da una ritrovata qualità della vita”
Prende il via anche a Montecatini il Progetto regionale per rigenerare e riqualificare i quartieri più degradati della città. Scopo del “Pop-Up Montecatini”, questo il nome della sperimentazione, è la restituzione alla cittadinanza tutta delle zone percepite più a rischio riducendone i fenomeni di degrado e criminalità e aumentandone la fruibilità sicura per tutti.
Alla presentazione del progetto sono intervenuti (nella foto) l’assessore regionale Vittorio Bugli, il consigliere regionale Marco Niccolai, il sindaco Giuseppe Bellandi, il vice sindaco Enrico Rucco, l’assessore Helga Bracali, il presidente Ccn Claudio Chimenti.
Cuore dell’intervento la rigenerazione urbana e sociale delle strade limitrofe alla stazione ferroviaria, nel centro di Montecatini Terme, attraverso la riapertura dei fondi commerciali oggi sfitti.
“Anche a Montecatini Terme arriva il Pop Up Lab – ha detto l’assessore alle Politiche per la sicurezza e cultura della legalità Bugli – un intervento sperimentale della Regione Toscana, già messo alla prova a Prato e a Livorno, che coniuga rigenerazione urbana, rivitalizzazione commerciale e sociale, nell’ottica di aumentare la sicurezza, effettiva e percepita, dei quartieri più “difficili” delle nostre città. Siamo convinti, ed esperienze nazionali e internazionali su questa strada ce lo confermano, che non si fa sicurezza chiudendo le porte e sprangando le saracinesche, ma che è fondamentale rivitalizzare i quartieri, fare attività culturali, sociali e – perché no – commerciali, perché ci si riappropri delle città, anche in quelle zone dove, in mancanza di un presidio sociale forte, purt roppo nascono naturalmente dei fenomeni di criminalità”.
Nel dettaglio gli obiettivi del progetto sono quelli di promuovere il riuso degli spazi; valorizzare il ruolo di presidio sociale del commercio; favorire la nascita di nuove attività per creare un ambiente attrattivo e dinamico; individuare attori strategici e creare reti finalizzate alla crescita e alla tutela della zona; sviluppare un dibattito sul futuro dell’area e delle sue potenzialità di crescita economica e sociale; organizzare eventi pubblici nel quartiere per innescare processi innovativi utilizzando le risorse del territorio.
Il costo complessivo stimato per la realizzazione del progetto ammonta a 84.600 euro, cui la Regione contribuisce con 50.000 euro. Altri 20.000 euro sono stati già stanziati per la videosorveglianza nell’area collocata tra la stazione ferroviaria e il cimitero.