Versilia, a Natale Gesù nasce dalle acque di Marina di Pietrasanta
Esiste un unico posto al mondo dove Gesù nasce dal mare e viene cullato in una rete da pesca.
Un posto dove Gesù nasce nell’oscurità delle acque ma in cui la luce della sua presenza, accompagnato da quella dei sub, e dei surfisti, illumina il cuore della gente di mare che lo ha fatto emergere, in acque accoglienti. La luce del Salvatore, che porta serenità e speranza per il mondo.
È stata ancora una volta una cerimonia molto partecipata, con grande impatto scenografico, la tradizionale nascita di Gesù nel mare a Marina di Pietrasanta, in Versilia. Una tradizione molto sentita che si è svolta alla vigilia di Natale al pontile di Tonfano.
Nonostante il mare ancora agitato la tradizione si è rinnovata con la benedizione di Gesù, fonte di luce, che è nato dal mare ai piedi della Statua di Sant’Antonio. Al crepuscolo, la luce di un subacqueo ha portato in mare un simulacro del Bambin Gesù fin sotto la statua di Sant’Antonio. Il subacqueo, dopo aver portato in superficie il Cristo, lo ha depositato nella rete di una bilancia tipica dei pescatori locali.
Dopo essere stato cullato dalla rete, ad accoglierlo, con grande meraviglia dei presenti, sono stati gli angeli di luce del mare che hanno rafforzato il messaggio di pace e di speranza portato dal Salvatore.
Dopo il benvenuto lo hanno consegnato ad una allevatrice e poi al parroco locale per la benedizione davanti alle istituzioni, alla prima donna Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio, Silvia Brini, al Comandante locale dell’Arma dei Carabinieri, al Sindaco di Pietrasanta, al Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi e alle altre forze dell’ordine, oltre che a rappresentanti delle associazioni del territorio e a tutti i presenti.
“Un bellissimo messaggio, il mare d’inverno ha portato il bambin Gesù. Non potevamo non essere presenti a garanzia, protezione e sicurezza di chi si è immerso in acqua” dice Silvia Brini, mentre la motovedetta della Guardia Costiera è intervenuta salutando e rendendo omaggio alla gente di mare navigando intorno al pontile con le luci accese. Di grande coinvolgimento la scelta degli organizzatori di fare cantare tutti i presenti unendoli in un’unica voce.
Anche grazie alla distribuzione da parte degli angeli dei testi natalizi e di torce luminose in segno di fratellanza. La cerimonia è stata organizzata dal Gruppo GoVersilia col patrocinio del Comune di Pietrasanta e il supporto della Capitaneria di Porto di Viareggio. Con la collaborazione del Nimbus Surfing Club, il Club Amici del Pontile, la Parrocchia e la Corale di Sant’Antonio del Tonfano, la Misericordia di Marina di Pietrasanta, il Muttley’s Group Versilia ed i commercianti locali.
Iniziativa nata anche per rendere omaggio ai nostri avi, ci dicono gli organizzatori. Perché il Tonfano, cuore della Versilia, conserva le radici della comunità che ha reso vivibile questo tratto di costa. Un tempo palude popolata da zanzare ma anche di numerose specie ittiche, dove vivevano i primi pescatori. Persone semplici ed umili che, nella seconda metà del XIX secolo, si insediarono lungo la foce del Fiume Tonfalo, oggi Tonfano. Persone abili nella pesca ma anche nella lavorazione del legno e della pietra, coadiuvate dal decisivo lavoro delle massaie, delle allevatrici e delle contadine. E chi se non Sant’Antonio da Padova, esempio pragmatico di questo tipo di persone, poteva essere messo a protezione della comunità. Antonio, il frate di indole francescana che seppe tradurre il senso del Vangelo ai semplici. La cerimonia è proseguita con una spettacolare processione luminosa al ritmo della Corale, seguendo gli angeli di luce ed il Parroco fino al fondo pontile, dove sotto al gazebo, è stato posto il Bambinello.
Qui sono stati ringraziati coloro che hanno reso possibile la nascita di Gesù in una rete intonando gli ultimi canti per rendere omaggio al loro impegno.
Di grande richiamo anche la via del tempo collegata alle attività dei commercianti e dei ristoratori. A partecipazione libera sono state inserite nelle proprie vetrine e all’interno dei locali foto storiche e gli accessori di lavoro utilizzati in passato a cui il Gesù dei Pescatori e della Gente di Mare è dedicato. Sul pontile alcuni figuranti hanno rappresentato i mestieri di un tempo.
“Nella luce trasportata dai sub e dagli angeli di luce del mare è racchiusa la nostra storia. Condividere e ricordare i valori con cui siamo cresciuti è la forza di una comunità”, ci dice Katia Corfini di GoVersilia portavoce del gruppo.
“Siamo felici di sentire così grande motivazione delle persone presenti. Una tradizione di grande significato religioso ma anche nata per ricordare una parte importante della nostra storia che arricchisce ancora di più questo giorno. Ritrovare le nostre radici semplicemente condividendole con gli altri è il primo passo.
L’ intento è quello di ricordare i mestieri che hanno costituito e continuano a costituire l’anima del nostro territorio. O forse, è anche perché a Natale, il ricordo della tenacia dei nostri nonni riaffiora con più forza. Quello che siamo oggi lo dobbiamo in gran parte a loro. Quest’anno ci salutiamo con un augurio di pace e serenità per tutti”.
Un ringraziamento finale va anche al Bar Gelateria Capriccio per le bevande calde offerte agli uomini in acqua per riscaldarsi al loro rientro, ed allo storico Bar Ristorante Margherita per le bevande offerte ai passanti con l’aiuto della Misericordia.