Urbanistica, Lucca la realtà più avanzata in Toscana

Con 29 piani strutturali tra avviati, approvati o adottati e ben 5 già conformati al Piano paesaggistico regionale, la provincia di Lucca è la realtà toscana più avanzata per quanto riguarda il recepimento dei nuovi strumenti urbanistici regionali.

Lucca capoluogo guida il gruppo, avendo già ultimato tutto il procedimento e potendo vantare un piano strutturale nuovo e già conformato.

Anche la Garfagnana è in fase avanzata e rappresenta la prima realtà composta da ben 14 Comuni ad aver avviato un unico Piano strutturale intercomunale. Prossima all’obiettivo anche la Media valle con 5 Comuni vicini all’adozione di uno strumento unico.

Questa la situazione emersa nel corso del seminario la nuova stagione dei territorio in Toscana, organizzato da Regione Toscana ed Anci nella Casa del boia di Lucca, nell’ambito della manifestazione ‘Dire e fare’.

“Lucca è una realtà evoluta – ha detto l’assessore Ceccarelli – dove la maggior parte dei Comuni ha già avviato l’adeguamento alla nuova legge e dove si sta sperimentando la novità dei piani strutturali intercomunali, una novità importante perché implica stabilire assieme le strategie dello sviluppo futuro, per infrastrutture, servizi, sviluppo economico e sociale”. “Tutto questo – ha aggiunto- è nell’ottica di dare attuazione agli obiettivi della legge 65/2014 e del Piano paesaggistico, cioè non consumare suolo o consumarne il meno possibile, favorire le scelte condivise, favorire la partecipazione nella pianificazione. Le cose qui stanno andando avanti bene e stanno dimostrando come legge e Piano consentano di coniugare la tutela di un grande patrimonio storico-culturale-ambientale con le esigenze dell’artigianato, della manifattura e del turismo.La nostra sfida è proprio questa: mettere insieme tutela e sviluppo”.

Ceccarelli ha inoltre ricordato che

“La Regione non è il controllore dei Comuni, ma un loro compagno di viaggio. É un percorso che dobbiamo fare assieme: Regione, amministratori locali e professionisti. Il percorso di cinque incontri che stiamo facendo sul territorio va proprio in questo senso, per confrontarci e capire cosa sta funzionando e cosa dobbiamo correggere, visto che entro il 2019 tutti i Comuni dovranno aver almeno avviato il loro percorso di revisione degli strumenti urbanistici. È un lavoro importante ed è importante farlo insieme”.

Si ricorda che negli anni scorsi la Toscana si è dotata di due strumenti cardine per il governo del territorio: il Pit con valenza di Piano paesaggistico e la legge regionale 65/2014, strumenti che hanno il comune obiettivo della valorizzazione del patrimonio territoriale e paesaggistico per favorire uno sviluppo sostenibile e durevole, contrastando il consumo del suolo. E se la scorsa legislatura è stata quella in cui sono state scritte le regole, quella in corso è quella in cui si sta dando piena attuazione ai nuovi strumenti.

Per sviscerare le novità presenti nella normativa regionale e confrontarsi con tecnici e amministratori direttamente sul territorio, l’assessorato regionale all’urbanistica ha organizzato in collaborazione con ANCI un tour di cinque tappe che toccherà la principali città toscane. L’incontro di Lucca segue quello convocato a Livorno la settimana scorsa e precede quelli di Grosseto (30 maggio), Prato (8 giugno) ed Arezzo (13 giugno).

A Lucca, assieme all’assessore regionale Ceccarelli, erano presenti il sindaco della città Alessandro Tambellini, che ha portato i saluti istituzionali, e Giacomo Trentanovi, sindaco di Barberino Valdelsa e responsabile edilizia di Anci Toscana.

Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, Giovanni Bartoli presidente della Camera di Commercio di Lucca, Luigi Ficacci soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Lucca, Aldo Ianniello direttore dell’area urbanistica della Regione Toscana, Alessandro Jaff segretario Rete Toscana delle professioni, Francesca De Santis Garante della partecipazione e Sabrina Iommi ricercatrice dell’Irpet.

 

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