TFA Sostegno V ciclo: online la petizione per l’accesso diretto straordinario
Online la petizione per l’accesso diretto straordinario al TFA Sostegno V Ciclo A.A. 2019/2020 dei candidati che hanno superato la prova preselettiva e/o in possesso delle tre annualità di servizio.
Con la pubblicazione del DPCM 3 novembre 2020, dovuto all’aggravarsi della situazione epidemiologica dovuta a Covid-19, le prove concorsuali in corso sono state sospese. Insieme a quelle del tanto discusso concorso straordinario anche le prove scritte per l’accesso al corso di specializzazione per insegnanti di sostegno sono annullate.
Come concesso dal DPCM per selezioni orali o svolte in base ai titoli, alcuni atenei hanno comunicato l’intenzione di procedere con l’ultima fase di selezione orale tramite l’utilizzo di piattaforme online per effettuare i colloqui. Altre università tra cui l’Università degli Studi di Firenze, che già aveva annunciato un primo posticipo della prova scritta per i candidati della scuola di primo e secondo grado al 7 novembre, ha sospeso la selezione almeno fino alla data del 3 dicembre, termine definito dal decreto. Dopo questa data, sempre che l’emergenza sanitaria renda possibile espletare le prove scritte in presenza, le prove selettive sia scritte che orali dovranno essere riprogrammate con anticipo. Altro quesito al momento senza risposta è se la frequenza al corso di specializzazione, che stando al bando dovrebbe tenersi in presenza, potrà essere svolta in modalità a distanza.
Da nord a sud della penisola sono diverse le Università rimaste in sospeso nella procedura: da Firenze ad Enna i candidati, molti dei quali lontani dalla propria Regione e impegnati altrove nelle supplenze, restano in attesa dallo scorso 12 febbraio quando il Decreto Ministeriale n.95 ha stabilito i tempi dei percorsi di formazione, che stando a quanto indicato dovevano concludersi entro il prossimo mese di luglio.
Al momento il Ministero non ha espresso indicazioni sul “destino” del TFA V ciclo, ma nel frattempo i candidati aspiranti docenti di sostegno si sono organizzati in rete con una petizione per richiedere l’accesso diretto straordinario ai corsi, che permetterebbero così di specializzare in tempo breve circa 20.000 insegnanti. Un numero tuttavia insufficiente a sanare la carenza strutturale di docenti di sostegno nella scuola italiana, che anno dopo anno cresce nel numero a causa dei pensionamenti del personale, dell’aumento di alunni con disabilità, ma anche dell’impegnativo iter di selezione per l’accesso ai corsi e non ultimo il costo oneroso da sostenere per l’iscrizione.