SANITÀ – Ospedale di Pescia, inaugurata la targa dedicata agli infermieri
Donata da Opi Fi – Pt per rendere omaggio al loro lavoro in emergenza Covid
Una targa per non dimenticare il doloroso periodo dell’emergenza pandemica e rendere omaggio agli infermieri che l’hanno vissuta in prima linea. È stata inaugurata nei giorni scorsi la targa donata dall’Ordine delle Professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia all’ospedale Cosma e Damiano di Pescia (Pt). “Voi non vi siete arresi, avete lottato per il nostro bene, sempre a testa alta“: così recita la targa, che riporta le parole di un paziente anonimo per dire grazie al personale sanitario.
La donazione è avvenuta alla presenza del presidente di Opi Firenze Pistoia, David Nucci. «A maggio abbiamo donato due targhe agli ospedali di Pistoia e Pescia e ora siamo a inaugurarle – ha detto Nucci -. Ci sembra un riconoscimento doveroso per non dimenticare quanto accaduto. È stata una fase difficile, che ha creato anche contrasti apri. Noi, come Ordine, abbiamo cercato di dialogare con tutti e siamo lieti di considerarci una casa per tutti».
«Intendo ringraziare Opi Firenze-Pistoia per questa targa – ha detto Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero – e voglio a mia volta esprimere la mia riconoscenza agli infermieri per il lavoro portato avanti in una fase difficile, insieme a tutto il personale sanitario».
«Per un periodo abbiamo accolto pazienti no Covid, in modo da alleggerire la pressione sull’ospedale di Pistoia, poi anche qui è stato aperto il reparto Covid – ha ricordato Paolo Cellini direttore infermieristico dell’area territoriale Pistoia -. Ringrazio i coordinatori e il personale per il loro impegno». «Abbiamo gestito una situazione drammatica e i nostri sforzi sono stati utili – ha proseguito Fabio Pronti dirigente assistenza infermieristica, ostetrica e sanitaria gestione della Valdinievole -. C’è stato un momento in cui l’ospedale è stato preso d’assalto ma siamo riusciti a reggere».
Poi è stata la volta di alcune testimonianze. «Abbiamo dovuto migliorare le nostre competenze sugli aspetti respiratori e a livello umano abbiamo dovuto assistere a una profonda sofferenza – ha detto l’infermiere Francesco Netti -. Non solo quella fisica dei pazienti ma quella legata alla lontananza dai loro cari. L’emergenza ci ha aiutato a essere ancora più partecipi e attenti ai bisogni dei nostri assistiti». «Parlo a nome del pronto soccorso – ha aggiunto l’infermiera Chiara Di Dente -. Per noi è stato tutto molto difficile, anche lavorare utilizzando tute e dispositivi di protezione. È stato un grande sforzo collettivo e siamo felici di aver dato il nostro contributo. Ringrazio anche a nome dei colleghi, anche di altri setting per questa targa».