OLANDA – Via al progetto che prevede la formazione di colonie umane permanenti sul Pianeta Rosso
E’ iniziata da due settimane la colonizzazione – ancora solo su carta – del Pianeta Rosso. Il gruppo MARS ONE ha infatti dato il via al primo progetto privato e non dipendente da un’agenzia spaziale nazionale di colonizzazione del Pianeta Marte a partire dal 2023.
La prima missione di coloni – spiega MARS ONE – avrà lo scopo di portare su Marte quattro persone, come base preliminare per un futuro di colonizzazione stabile ed avanguardia di colonia permanente. Il progetto è partito lo scorso 22 aprile ed in così poco tempo sono state 78 000 le candidature presentate da persone comuni che sembrano essere tanto stufe della loro vita sulla terra da dichiararsi pronte a partire alla volta di un Nuovo Mondo.
La missione preliminare avrà un costo stimato intorno ai sei miliardi di dollari che l’organizzazione ha in mente di coprire finanziandosi con una sorta di reality show televisivo con il quale sarà possibile seguire tutte le fasi della missione, dalla selezione degli astronauti ai primi anni di vita sul pianeta.
“Con 78 000 domande di partecipazione in appena due settimane – ha dichiarato durante la conferenza introduttiva del progetto tenutasi a New York City Bas Lansdorp, amministratore delegato e co-fondatore di MARS ONE – questo si sta dimostrando il lavoro più desiderabile della storia”.
Per presentare la propria candidatura c’è tempo fino al prossimo 31 agosto: si devono avere almeno 18 anni ed è necessario spedire un video di un minuto – direttamente da questa pagina http://applicants.mars-one.com – con cui spiegare le motivazioni della propria candidatura.
Finora all’organizzazione con base olandese sono arrivate candidature da oltre 120 paesi, Stati Uniti Cina e Regno Unito in testa.
Questo è il progetto più impegnativo e visionario mai presentato da quando la NASA non iniziò a parlare – discorso accantonato per almeno qualche decade a causa di ovvie ragioni di budget – di terra-formazione del nostro vicino rosso, idea che appare oggi, alla luce del progetto MARS ONE, qualcosa da non escludere ancora in modo definitivo.