Lettera aperta di Paola Corsinovi, Presidente Giovani Agricoltori
Firenze, 30 settembre 2014 – Anche le nostre imprese agricole meritano di essere tutelate, oggi come domani. Forse per esserlo, dobbiamo trasferire la nostra agricoltura e i nostri vigneti nella “Silicon Valley” ?!
Grazie, Presidente Renzi per aver elogiato, proprio in questi giorni, il meritevole lavoro dei 150 giovani “sturtupper” italiani impegnati in progetti di sviluppo in US. Giovani che, in un’Italia senza futuro per la ricerca, sia in termini economici che meritevoli, hanno avuto il coraggio di andarsene e hanno abbandonato un paese ormai alla deriva, trovando le loro soddisfazioni oltre Oceano.
Se, come ha affermato Lei durante la Sua visita americana, serve una “rivoluzione per cambiare” e la sfida è quella di “trasformare noi stessi gelosi del passato e innamorati del futuro”, ebbene per noi, Giovani come loro, la ricetta giusta NON può chiamarsi PIT. Un Piano territoriale che proprio la Sua regione sta portando alla ribalta.
Se “Il cambiamento è impossibile con una testa striminzita e ripiegata sul passato”, affermazioni per altro condivisibili, ci indichi Lei quale strategia dobbiamo adottare per programmare i nostri investimenti alla luce delle 3500 Pagine del PIT?
Pagine di incongruenze e contraddizioni, di vincoli e di assunti di carattere ideologico, arcaici e per lo più ancorati a logiche di partito che proprio Lei tenta di scardinare.
Il PIT è l’immagine e una conferma, ancora una volta, di quanto la politica e i politici siano distanti dalle necessità delle imprese e dai giovani. Imprese fatte di uomini e donne che ogni giorno combattono una battaglia, che purtroppo non è più (e solo) concorrenziale e di mercato, ma è diventata una battaglia di natura politica contro la burocrazia e i suoi costi.
Presidente Le ricordiamo che la Toscana, è stata e ci auguriamo continui ad esserlo, un modello di sviluppo per tutta l’agricoltura e la filiera agro-alimentare italiana: dai vigneti, al paesaggio, al turismo, all’immagine Pionieri di un sistema di impresa integrata e finora vincente.¼nel mondo
Noi Giovani Agricoltori, non ci stiamo ad essere catalogati nel mondo come degli “sfruttatori” di suolo, artefici di impianti intensivi e deturpatori del paesaggio. Il land grabbing lo lasciamo fari ad altri ed in altre realtà.
Caro Presidente, almeno Lei, ci dia dei buoni motivi e un vero segnale per non abbandonare la nostra agricoltura e la nostra Regione. Un segnale che ci permetta di continuare ad investire e a dare, nel nostro piccolo, un contributo di sviluppo all’economia Italiana.