Legno, Confagricoltura Toscana: “Groviglio di norme, molte attività forestali vicino alla chiusura”
Il presidente regionale Marco Neri ha incontrato le imprese forestali ed i proprietari boschivi della Toscana meridionale. “E’ necessario un cambio di rotta della politica, serve un’unica autorizzazione”
“E’ necessario un cambio di rotta della politica in merito alla legislazione su paesaggio, ambiente e rifiuti. Temi che hanno generato un “corto circuito istituzionale” e un groviglio di norme che stanno portando alla chiusura di molte attività forestali, soprattutto delle microimprese, fondamentali presenze per la regimazione e messa in sicurezza dei territori collinari e montani”.
A dirlo è il presidente regionale di Confagricoltura, Marco Neri, che ha incontrato le imprese forestali ed i proprietari boschivi della Toscana meridionale.
“Come Confagricoltura riteniamo una priorità tutelare il lavoro forestale, per contrastare l’abbandono, vero nemico dell’ambiente, e valorizzare la filiera del legno in Toscana – sottolinea Neri – Occorre che il nuovo Governo modifichi il Decreto legge 42/2004 articolo 136-142-157: le imprese devono avere un quadro certo e poter richiedere un’unica autorizzazione forestale in base alle leggi forestali nazionali e regionali, che sono già rigorose di per sé in merito al rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Occorre, inoltre, che il Governo chiarisca, con una modifica all’articolo 185 del Decreto legislativo 152/2006, che non sono rifiuti i prodotti legnosi lavorati, o provenienti dalle lavorazioni forestali eseguite all’imposto. Materie di rilevanza per le attività forestali, che abbiamo già sollevato all’assessore regionale Stefania Saccardi e al Sottosegretario alle Politiche agricole Patrizio La Pietra”.
“Vogliamo creare un sistema che dia rappresentatività alle imprese e ai proprietari forestali all’interno della nostra associazione così da sostenere meglio il comparto – spiega il presidente Neri – Le imprese hanno la necessità di avere una rappresentanza associativa specifica del settore forestale per far comprendere all’opinione pubblica l’importanza del millenario lavoro forestale che ha generato e genera tutti i giorni, con la coltivazione del bosco, un paesaggio incantevole vanto della Toscana. Ma anche per risolvere i gravi problemi burocratici che stanno mettendo in ginocchio l’attività dei boscaioli”.