Lavoro: professione giardiniere d’arte, al via l’avviso per progetti formativi

Tra le figure professionali su cui scommette il Pnrr arriva il giardiniere per valorizzare giardini e parchi storici

Tra le figure professionali su cui scommette il Pnrr italiano c’è quella di giardiniere d’arte per giardini e parchi storici. Un mestiere che va oltre la cura del verde e richiede le abilità, le conoscenze, i saperi necessari a realizzare interventi di restauro, conservazione, manutenzione, rigenerazione, rispettando forme originarie e valorizzando peculiarità storiche, architettoniche, ambientali, paesaggistiche. Il giardiniere d’arte è un artigiano che contribuisce a migliorare la qualità della vita, a rafforzare l’identità e l’attrattività dei luoghi e dei nostri beni culturali.

Presto in Toscana sarà possibile imparare a svolgere questa attività attraverso percorsi formativi finanziati proprio con le risorse del Next Generation Eu. Dal prossimo 10 novembre, e fino al 31 dicembre 2022, sarà aperto il bando regionale – nell’ambito dell’investimento 2.3 Missione 1 C3 del Pnrr – per la presentazione di progetti diretti alla formazione di “Tecnico/a dell’analisi di progetti, della realizzazione, cura e manutenzione delle aree verdi e della conservazione, restauro e recupero di giardini e parchi storici (Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici)”.

La dotazione complessiva dell’avviso ammonta a 601.400 euro.

“Soprattutto in Toscana – afferma l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini – la figura di giardiniere d’arte può rappresentare una specializzazione professionale capace di offrire molte opportunità, considerando la vastissima rete di aree verdi monumentali e parchi storici. Se fermiamo lo sguardo ai soli giardini d’arte, parliamo di un patrimonio di oltre 160 realtà diffuse in tutta la regione. Siamo certi che questo bando sarà foriero di numerose occasioni per un’occupazione di qualità”.

I progetti formativi potranno essere presentati e realizzati da agenzie formative, consorzi o fondazioni, oppure associazioni temporanee di impresa o di scopo, reti di imprese (nella forma di “rete-contratto” o di “rete-soggetto”) o altra forma di partenariato. È necessario che il soggetto esecutore di attività formative sia in regola con le disposizioni regionali sull’accreditamento.

La formazione dovrà coinvolgere una o più imprese attive nel settore, e uno o più giardini storici di rilievo (appartenenti a Ministero della cultura, enti territoriali, fondazioni o dimore storiche), con l’obiettivo di offrire spazi per lo svolgimento della parte pratica del corso, per le visite e per le attività di laboratorio. Nella erogazione dei corsi, potranno inoltre essere coinvolti Istituti agrari e le Università, sia per le docenze, sia per l’eventuale uso di aule per la parte teorica e docenti per le materie di architettura del giardino e del paesaggio, storia dell’arte, storia dei giardini, botanica, scienze della natura (gli atenei potranno inoltre mettere a disposizione dei corsi gli orti botanici afferenti ai dipartimenti di botanica).

I corsi sono destinati a persone che, indipendentemente dalla propria condizione lavorativa, hanno compiuto il 18esimo anno di età e sono in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale, oppure qualifica Iefp di operatore agricolo o di tecnico agricolo, oppure diplomati con esperienza lavorativa triennale nel settore di riferimento.

Le domande di finanziamento saranno finanziate secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Per informazioni sul bando – inserito dell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani –  è possibile consultare la seguente pagina web: http://www.regione.toscana.it/giardinieredartePNRR

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio