Funivia Doganaccia-Corno alle Scale, individuate le risorse per la realizzazione

Passo avanti verso la realizzazione della funivia Doganaccia-Corno alle Scale. Una delibera approvata nell’ultima seduta della giunta regionale ha infatti individuato le risorse (e le fonti da cui attingere) per il collegamento tra i comprensori toscano ed emiliano-romagnolo che ammontano a oltre 15,7 milioni di euro.

La funivia rientra nell’Accordo firmato nel 2017 tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Regione Toscana e Regione Emilia-Romagna. All’epoca grazie all’Accordo vennero messi a disposizione 5 milioni e 150 mila euro. Il restante dei soldi, più di 10 milioni di euro, dovrebbero derivare da un lato dal riparto del Fondo unico per il turismo (parte in conto capitale) che alla Toscana assegna 7 milioni 861 mila euro (per il triennio 2022-2024) e dall’altra da risorse che saranno messe a disposizione dalla Regione, circa 2,7 milioni di euro.

Secondo il presidente della Regione si tratta di un intervento di grande valenza strategica per entrambi i versanti regionali, in grado di impattare in maniera significativa sulle economie dell’area interessata. Il dialogo con l’Emilia Romagna, sottolinea il presidente, non si è mai interrotto e, sebbene i costi per la realizzazione della funivia siano purtroppo aumentati nel corso degli anni, non si può ulteriormente rimandare. Il nuovo collegamento, ha concluso il presidente, rappresenta un’occasione da non perdere per il rilancio di tutto il comprensorio.

L’assessore all’economia precisa che per impiegare le risorse del Fondo unico per il turismo occorre il benestare del governo e che quindi la proposta in tal senso verrà prima valutata dalla Conferenza Stato-Regioni e successivamente dal Ministero del Turismo. L’assessore inoltre sottolinea che, rispetto alla quota proveniente dalle casse regionali, si dovranno valutare le risorse che eventualmente residueranno dal Bando per la concessione di contributi straordinari per la riqualificazione, l’innovazione e il potenziamento degli impianti di risalita di proprietà pubblica della montagna toscana ed eventualmente far ricorso ad altre a disposizione.

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