EGO International, i vini toscani guidano l’export

Segnali di ripresa provengono ancora una volta dal settore del vino, dove si attende per l’anno in corso una crescita pari al 5,6% per la sola componente export.

Stando alle recensioni a trainare il successo delle vendite saranno soprattutto le bollicine, con un +5,7% di ricavi complessivi e un +7,5% per l’export, mentre per i vini fermi si prevede un incremento del +4,6% e del +5,3% per le vendite all’estero.

A rivelarlo sono le recensioni dei dati dell’Area Studi Mediobanca, che nella consueta indagine sul settore vinicolo nazionale ha preso in esame le società italiane aventi fatturato superiore ai 20 milioni di euro negli ultimi due anni e ricavi pari almeno a 9,3 miliardi.

Il trend positivo emerso dallo studio conferma il quadro rilevato fin dallo scorso anno dagli esperti di settore, con un aumento del fatturato del 14,2%.

Buone le performance della Toscana, che, insieme al Piemonte, si classifica ai primi posti per le vendite all’estero, confermando le opinioni positive sul tessuto imprenditoriale del territorio.

Spirito imprenditoriale e capacità di innovare sono secondo l’opinione degli specialisti dell’export gli elementi che hanno permesso alle piccole e medie imprese della Regione di espandersi oltre confine.

Le eccellenti performance della Toscana analizzate nelle recensioni riportate nel blog di EGOInternational, azienda specializzata nell’internazionalizzazione d’impresa, dimostrano che per aumentare la competitività sui player internazionali sia necessario aprirsi alle nuove opportunità attraverso la valorizzazione delle eccellenze locali.

Secondo l’opinione espressa da EGO International il settore food & wine rappresenta da anni il vero punto di forza del nostro Paese: nelle recensioni sull’export della compagnia si parla spesso dell’eccellenza dei prodotti del territorio, riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo per qualità e artigianalità.

Grazie all’eccellenza delle sue etichette la Regione – aggiunge EGO International – si è conquistata un posto di rilievo nei principali mercati internazionali, facendosi portavoce della qualità dei prodotti Made in Italy.

EGOInternational: i trend futuri e i mercati più ricettivi

Le opinioni di EGO International anticipano i trend in consolidamento negli ultimi anni: la compagnia mette l’accento sull’importanza della diversificazione nella produzione, strategia che ha permesso alle piccole realtà imprenditoriali del nostro territorio di distinguersi e conquistare nuove fette di mercato.

La premiumizzazione dei consumi e la maggiore attenzione alla sostenibilità ha generato una crescita di interesse per i vini naturali e biodinamici, rispettivamente del +6,9% e +2,4%, mentre aumenti a doppia cifra si registrano per i vini Premium (+20,2%).

La Toscana in particolare ha fatto registrare fin dallo scorso anno un bilancio più che positivo in termini di valore export, con un vero e proprio boom del biologico.

Il Chianti da solo avrebbe rappresentato circa la metà del totale del volume imbottigliato, seguito dal Chianti Classico con una percentuale del 20%: la Toscana si conferma una terra di vini rossi e Dop con il dominio del Sangiovese, mentre un terzo della superficie di vigneti è coltivato secondo il metodo della produzione biologica, circa il 17% di quella nazionale, corrispondente a circa 350 mila ettolitri.

Le etichette Dop mostrano percentuali di crescita pari ad un +7,4%, in volume, mentre in termini di fatturato su base annua si evidenzia un +15%, il più alto livello di sempre secondo le opinioni degli esperti.

Per quanto riguarda i mercati più ricettivi, emerge un ruolo di spicco dei Paesi UE, con il 41,2% dell’export, seguiti dal Nord America (34,1%). Importante anche la crescita per l’America centro-meridionale, che si attesta secondo le recensioni intorno ad un +22,8%.

Un quadro particolarmente positivo evidenziato anche dai dati più recenti che confermano una ripresa dell’export del nostro Paese con i vini al vertice della piramide di qualità.

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