Confcooperative – Gardini: ‘Lo sviluppo passa sempre dalla legalità’

Nell’occasione del Consiglio regionale di Confcooperative Liguria si è ribadita l’importanza di una cooperazione pulita. «Non c’è sviluppo al di fuori della legalità».

Chiare, semplici e forti, le parole con cui Maurizio Gardini, presidente nazionale d i Confcooperative, chiude il Consiglio regionale in Liguria. Un consiglio che ha trattato, tra le altre cose, il grande tema della legalità, in questo momento seriamente minacciato da alcuni episodi deplorevoli.

«La cooperazione italiana ha pagato un caro prezzo per colpa di alcuni -ha sottolineato Gardini- le azioni di persone che hanno usato lo strumento cooperativo in modo fraudolento, eludendo i controlli e aprendo e chiudendo nel giro di un anno, hanno leso la credibilità di un intero organo. Lo sviluppo passa sempre e necessariamente per la legalità. Per questo episodi del genere non vanno mai giustificati. Abbiamo lavorato a lungo e, grazie al giudice Raffaele Cantone, abbiamo richiesto nuove norme più rigide e l’ulteriore applicazione molto ferrea, soprattutto nel settore del sociale, dove si è lucrato molto a spese di soggetti deboli e migranti. Tutto questo va a ledere il lavoro duro di novemila cooperative sociali attive in tutto il Paese».

false cooperative Non bisogna lasciare, quindi, che gli episodi fraudolenti venuti a galla, vanifichino un lavoro che ha significato molto negli anni della crisi. Il settore cooperativo, rispetto agli altr i , ha segna lato un +7% dell’occupazione negli ultimi anni, dimostrando di avere la capacità per provare ad arginare la crisi.

 

 

«Un’indagine Eurisko -ha spiegato Gardini- ha sottolineato come la cooperazione abbia contribuito allo Stato, in gettito fiscale, di +4 punti. Lo stesso vale per la cooperazione femminile. Le dirigenti donne, nel mondo cooperativo, hanno raggiunto +4 punti rispetto ad altre occupazioni. Certo, il tutto con grandi sacrifici. Ma era necessario e doveroso, il patrimonio è sempre uno strumento per arrivare ad altri obiettivi, mai un fine».

In Liguria, infine, come in tutte le altre regioni, il problema dei “nuovi poveri” rischia di diventare sempre più importante.

«Questa stagione assembleare ha voluto e vuole lanciare una sifda alle istituzioni -ha continuato Gardini- quella di scrivere un nuovo Welfare inclusivo e non esclusivo, dando un apporto concreto anche a livello imprenditoriale. Sono più che necessarie, inoltre, regole ferree sul codice degli appalti contro la corruzione. Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, si sente il bisogno di supportare i giovani adulti nelle Start Up, con un vero braccio operativo. Un dato molto interessante è risultato dal Servizio Civile: il 40% dei ragazzi che ha fatto servizio civile nelle cooperative ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato. È proprio da qui che dobbiamo partire per un futuro meno incerto e più solido per i nostri giovani».

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