Concorso infermieri: Opi Firenze-Pistoia vuole fare chiarezza
L’Ordine interprovinciale ha inviato una richiesta indirizzata all’Estar
Ore di attesa sotto il sole e domande che, in base al racconto di molti infermieri, non sarebbero pertinenti alle competenze infermieristiche. Per questo, a seguito di numerose segnalazioni e lamentele pervenute in merito al concorso bandito da Estar 39/2023/CON, svolto lo scorso ieri ad Arezzo, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia ha provveduto a inviare tempestivamente una richiesta a Estar, tramite Pec, per richiedere di vedere prove di concorso e poter così effettuare le verifiche del caso. La richiesta comprende sia i questionari relativi alla prova scritta che pratica. Nello specifico si tratta del “Bando di concorso pubblico unificato per titoli ed esami per la copertura di un posto a tempo indeterminato nel profilo di infermiere (Area dei professionisti della Salute e dei Funzionari) e contestuale selezione per soli titoli per assunzioni a tempo determinato”. Il concorso è stato bandito per tutte le Asl della Toscana, e sono stati in 3.879 a presentarsi al Centro Fiere e Congressi di Arezzo per la prova scritta e pratica.
«In molti casi – si legge nella richiesta firmata dal presidente di Opi Firenze-Pistoia, David Nucci – viene messa in luce la mancata pertinenza degli argomenti trattati nelle prove rispetto alle competenze infermieristiche da individuare e selezionare; in altri casi gli iscritti hanno fatto emergere item in cui la chiave e i distrattori non permettevano una chiara e univoca individuazione della risposta corretta, bensì equivoche letture e interpretazioni».
Oltre alla lettera, l’Ordine di Firenze e Pistoia tiene inoltre a evidenziare le numerose segnalazioni dei partecipanti in merito all’organizzazione della prova. «Diversi infermieri – spiegano da Opi Fi-Pt – hanno sottolineato di essere rimasti per ore in attesa sotto il sole, senza assistenza, tanto che alcuni avrebbero accusato dei malori, rendendo necessario l’intervento del 118».