Arezzo, le prove speciali del 44° Rally Internazionale Casentino descritte dai protagonisti

Centocinque chilometri di grande spessore tecnico, approfonditi con entusiasmo da alcuni tra gli attesi interpreti del confronto in programma il 12-13 luglio. Iscrizioni aperte fino a mercoledì 3 luglio.

International Rally Cup, Mitropa Rally Cup, confronto moderno e storico: saranno questi, ancora una volta, gli elementi distintivi di un Rally Internazionale Casentino che preannuncia agonismo e spettacolarità. Scuderia Etruria scrl è pronta a regalare alla provincia di Arezzo una quarantaquattresima edizione che pare abbia tutte le carte in regola per essere ricordata, con venerdì 12 e sabato 13 luglio segnate a tratto marcato, sul calendario, dagli appassionati di motorsport.

Si respira fermento intorno alla gara. Le iscrizioni saranno aperte fino a mercoledì 3 luglio ma il flusso di adesioni già pervenuto conferma il grande appeal dell’evento, sempre più di respiro internazionale.

Centocinque chilometri cronometrati, distribuiti su otto prove speciali: asfalto descritto con entusiasmo da alcuni tra i protagonisti di International Rally Cup, attesi alla terza manche di campionato.

ROSINA

Km 7,48

A descriverla è il leader della classifica IRC Trofeo Sport, Davide Scarso.

“Uno scenario fantastico, essendo gli unici due passaggi da effettuare al venerdì sera saranno stracolmi di pubblico, soprattutto nelle fasi di avvio della prova e fino ad un terzo della stessa. Pare di vivere un Mundialito. Si parte veloci per poi salire su strada abbastanza larga, il ritmo è alto. Scollinando nella parte finale troviamo una carreggiata più stretta e tortuosa, molto guidata, sarà importante non commettere errori in quel tratto. Ci sarà da gestire l’aspetto che riguarda i freni in discesa, specialmente per quanto riguarda le vetture di Gruppo N, che montano freni di serie. Si passa da lunghi rettilinei a tratti dove la frenata è molto forte per affrontare i tornanti in discesa. È una prova che ci è sempre piaciuta”. 

CAIANO

Km 11,41

Undici chilometri e mezzo passati sotto la lente d’ingrandimento di Cristian Buccino, tra gli interpreti di un Trofeo Rally5 che – anche quest’anno – sta garantendo grande incertezza in classifica.

“La prova è, a mio avviso, di media difficoltà, velocissima soprattutto nel tratto iniziale ed in quello finale È intervallata da delle “due” che spezzano il ritmo. Il tratto centrale è medio veloce, lì bisogna sfruttare al meglio la strada e le traiettorie per non perdere la linea giusta e di conseguenza tempo. Una prova di undici chilometri con una velocità media elevata che non va certo sottovalutata, può costare tanto in termini di secondi presi dagli avversari”. 

BARBIANO

Km 7,40

Ad analizzarla è Alessio D’Alessandro, vincitore del Trofeo 4 Ruote Motrici IRC 2023 e, in questa edizione, tra i protagonisti del confronto valido per il Trofeo Rally4/R2.

“Il primo tratto parte in discesa con strada molto ampia e curve abbastanza veloci. Arriviamo poi ad un bivio dove la carreggiata si stringe e comincia a salire, quella che ci troveremo davanti è una strada più tecnica con asfalto più abrasivo e non tanto compatto, al contrario del primo tratto. Verso la fine della prova la strada inizia a scendere più veloce e stretta per arrivare al famoso dosso, dove la carreggiata si stringe ancor di più per poi finire sui due iconici tornanti i in sequenza, a fine prova”.

CROCINA

Km 22,88

Sale il chilometraggio, con quasi ventitré chilometri da mettere in conto. A descriverli è Giacomo Guglielmini, il leader del Trofeo Rally4.

“Una prova molto insidiosa difficile è a tratti molto veloce. Si parte con un accenno di salita abbastanza veloce su strada bella larga, un po’ rotta e mossa, per poi arrivare ad un tratto falsopiano, tortuoso e guidato. Successivamente, si scende per un chilometro circa per poi arrivare ad una salita stretta, “sporca” e rotta, molto guidata e insidiosa, piena di tagli. Arriviamo poi in cima al “monte”, da dove inizia un altro tratto falsopiano nel sottobosco, sporco e guidato, per poi arrivare ad un bivio dove da lì inizia una discesa molto tosta. In quel tratto, a mio avviso, è doveroso tutelare gomme e freni perché si passa da tratti molto veloci a tratti guidati. Credo sia questa la prova più completa del Casentino”. 

TALLA

Km 29,45

La prova regina, con poco meno di trenta chilometri. Sarà su questo tratto che si decideranno le sorti del Rally Internazionale Casentino, come da tradizione.

Asfalto approfondito dal pluricampione italiano rally Andrea Crugnola, ancora una volta tra i grandi protagonisti di International Rally Cup.

“È la prova più bella ed interessante della gara, quella più lunga. La prima parte non è certo facile, è una sorta di trabocchetto con cambi di ritmo, sul veloce. Arriviamo ad un tratto che caratterizza la prova, che conosciamo bene, un tratto scorrevole con qualche curva corta dove bisogna esser bravi a far scorrere la macchina. Poi si scollina verso un falsopiano con curvoni lunghi, dove non è mai facile avere percorrenza di curva. Si arriva poi alla parte finale in discesa dove gomme e freni sono caldi, un tratto scorrevole. Una prova veramente bella con cambi di ritmo, qualche taglio ed un po’ di sporco e con una parte finale che è interessantissima, farà la differenza”. 

 

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