Agritech e Agricoltura 4.0 made in Italy

Chi gestisce un’impresa agricola sa quanto siano importanti i beni strumentali per il benessere economico della propria azienda e la conservazione dell’ambiente circostante.

Quando parliamo di aziende e imprenditori che operano nel settore agroalimentare, i beni strumentali sono costituiti prevalentemente da trattori, motoseghe per la potatura leggere, motocoltivatori, motozappe e molte altre macchine o attrezzature che tutti conoscono, anche se non sono degli agricoltori o dei contadini.

Ma accanto a questi beni strumentali, che potremmo oggi definire “tradizionali”, ce ne sono altri. Il mondo agricolo sta infatti vivendo una profonda trasformazione sul piano tecnologico, grazie all’introduzione nei processi produttivi di tecnologie innovative che incidono, migliorandolo, il lavoro degli imprenditori agricoli.

Queste innovazioni tecnologiche e di processo sono note come Agritech (acronimo di Agriculture Technology): sono un sistema eterogeneo di applicazioni tecnologiche e processi innovativi in campo agricolo, finalizzati a migliorare la produzione minimizzando gli sprechi di risorse e, ottimizzare i processi di sviluppo sostenibile. Robotica, intelligenza Artificiale, Internet delle Cose, biotecnologie, software per l’analisi dei dati, insieme alle macchine e attrezzature tradizionali, sono elementi che concorrono alla realizzazione di questa rivoluzione agricola, nota anche come Agricoltura 4.0.

Agritech e innovazione secondo il Politecnico di Milano

I dati elaborati durante una ricerca condotta dal Politecnico di Milano, insieme al Laboratorio Rise dell’Università di Brescia, parlano chiaro: negli ultimi due anni il mercato nazionale dell’agricoltura 4.0 è triplicato. Si è registrato un incremento poderoso; dai 540 milioni di euro di fatturato del primo semestre 2020 fino a 1,6 miliardi nel 2021. Oggi sei agricoltori italiani su dieci (il 60%) utilizzano una soluzione di agricoltura 4.0; inoltre più del 25% degli imprenditori agricoli è intenzionato a investire nelle nuove tecnologie Agritech.

Ma sono soprattutto i giovani farmer a puntare sulle grandi potenzialità racchiuse nell’Agritech. Per età anagrafica e apertura mentale verso le tecnologie digitali, questa generazione di nuovi imprenditori agricoli è ben consapevole dei benefici, che le nuove tecnologie, possono procurare ai loro campi e di conseguenza, alla redditività delle loro aziende.

Agritech, startup e made in Italy

Negli ultimi anni in tutto il mondo sono state create imprese agricole in forma di startup, o modernizzate quelle già in esercizio, grazie alle applicazioni tecnologiche e di processo dell’ Agritech.

xFarm Technologies è una startup italiana fondata da Matteo Vanotti (agricoltore, ingegnere e imprenditore) insieme a Martino Poretti e Salvatore Ferullo. L’azienda si occupa di digitalizzazione delle aziende agricole e della filiera agroalimentare.

Il team di XFarm ha sviluppato una piattaforma digitale all’avanguardia, perché consente ai vari soggetti coinvolti nelle filiere agroalimentari, di gestire e controllare con semplicità moltissime attività di un’azienda agricola: gestione delle macchine, delle coltivazioni e irrigazioni, dei trattamenti e delle pratiche burocratiche.

L’azienda oggi è considerata una tra le eccellenze italiane dell’agricoltura 4.0. Grazie alla sua piattaforma digitale, xFarm Technologies supporta, snellisce e facilita il lavoro di 130 mila aziende agricole presenti su 1,8 milioni di ettari in oltre 100 nazioni del mondo.

Anche in Italia abbiamo dei casi di successo in ambito Agritech, di cui dovremmo essere orgogliosi.

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