Transumanza patrimonio culturale immateriale Unesco
Confagricoltura: E’ un ulteriore riconoscimento al settore primario
Confagricoltura esprime soddisfazione per il riconoscimento della transumanza come Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Si tratta di un’ulteriore valorizzazione delle pratiche rurali di cui il mondo agricolo è portatore e custode.
La transumanza è una pratica dal forte valore identitario e culturale e rappresenta per i territori una tradizione storica, un momento importante dell’anno in cui il bestiame attraversa i paesi per seguire l’andamento delle stagioni: non mancano occasioni di socializzazione tra la popolazione, di festa e di rafforzamento delle proprie origini agricole. E’ anche un elemento attrattivo dal punto di vista turistico. Oggi è attuata in numerose regioni: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, ma anche Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta. Molte di queste regioni hanno sostenuto la candidatura Unesco insieme alle comunità di Austria e Grecia che hanno voluto dare ulteriore importanza a questa pratica.
Il riconoscimento Unesco – ricorda Confagricoltura – si aggiunge a quelli recenti della coltivazione della vite ad alberello e dei muretti a secco, ma anche della dieta mediterranea e dell’arte del pizzaiolo, tutti riconducibili ai settori agricolo e agroalimentare, a conferma del talento e del valore che essi racchiudono.