Ad Arezzo nasce la MicroArea del buon vino e del buon vivere
L’azienda vinicola Feudi Ghibellini ha inaugurato un locale per valorizzare i sapori toscani. MicroArea sarà un luogo di incontro enogastronomico con tanti piccoli produttori di nicchia
Una microarea dedicata ai piaceri del buon vino e del buon vivere. L’azienda vinicola Feudi Ghibellini è sbarcata nel centro storico di Arezzo inaugurando un locale che ha l’ambizione di valorizzare la passione enologica e l’identità dei sapori della tradizione toscana. Uno spazio di pochi metri quadrati, un ambiente rustico in legno e in pietra, un’esposizione di etichette di nicchia frutto di un’accurata selezione: dall’unione di questi tre elementi è nata la prima MicroArea di via de’ Redi, un progetto che sarà replicato prossimamente anche in provincia e in altre città italiane.
L’ideazione, la progettazione e la realizzazione del locale è stata curata dalla Feudi Ghibellini di Peter Lorenzo Guidelli, una realtà nata nel 2010 per esportare nel mondo l’eccellenza enologica di Arezzo attraverso bianchi e rossi caratterizzati da uno stretto legame con il loro territorio di provenienza (i nomi e le grafiche di ogni bottiglia, ad esempio, sono dedicati alla storia del Casentino). L’azienda ha rapidamente trovato un proprio spazio nel mercato internazionale ed esporta le proprie bottiglie in Austria, Germania, Inghilterra, Lituania e Svizzera, ma ha ora deciso di riportare questa esperienza anche nella sua città di origine e di dare così il via alla prima esperienza di MicroArea.
«La Feudi Ghibellini – commenta il titolare, – ha da sempre l’obiettivo di valorizzare la cultura vinicola aretina e di stimolare verso i sapori del buon vivere. Per questo motivo nasce il progetto di MicroArea che porterà ad aprire una serie di locali in provincia e in Italia dove saranno riunite, presentate e proposte le nostre migliori etichette ed altre eccellenze enogastronomiche che abbiamo selezionato da un’attenta ricerca tra produttori minori e di nicchia».
Oltre alle etichette di Feudi Ghibellini, la MicroArea sarà una piccola vetrina per tante altre tipicità tra cui spicca la ricca selezione di tartufi bianchi e neri, di oli, di distillati (dalle grappe alle birre artigianali) e di prodotti biologici da forno. Tutto questo sarà arricchito anche da un ulteriore viaggio dei sapori che accompagnerà dalla Sicilia alla Francia, spaziando dalla scoperta dei vini di Feudi Sicani a decine di referenze di Champagne. A partire dalle prossime settimane, MicroArea proporrà una serie di iniziative e di eventi in collaborazione con altri locali del centro storico e con chef aretini che permetteranno di degustare i singoli prodotti creando un ulteriore connubio tra i vini e i piatti della tradizione aretina.
«MicroArea deve essere innanzitutto un luogo di incontro – aggiunge Gabriele Giovannini, collaboratore di Guidelli nello sviluppo del progetto. – Di incontro con gli altri, di incontro con i piccoli produttori e di incontro con la qualità enologica della nostra terra».