Banca Etruria, per Renzi solo strumentalizzazioni. Arezzo città meno rossa della Toscana
Il premier Matteo Renzi interviene nuovamente sulla vicenda di Banca Etruria. Lo fa direttamente durante la conferenza stampa di fine anno.
“C’è un tentativo di strumentalizzazione come se le questioni bancarie fossero colpa del PD e non a caso si parla di Etruria e non di altre banche”
Questo l’attacco del premier fiorentino che non vuole veder accostato il Partito Democratico e la sinistra italiana accanto alla grave situazione dell’istituto di credito aretino. Matteo Renzi afferma che il Comune di Arezzo è stato a sinistra, negli ultimi anni, solo due volte con il Sindaco Giuseppe Fanfani (nipote del più noto Amintore), e con il Sindaco Nepi. Ci saremmo aspettati una smentita da parte dell’attuale amministrazione, di centro destra. La replica invece arriva dai compagni di partito, per voce del Presidente del Gruppo PD aretino, Ralli:
“Le parole del Presidente del Consiglio rendono necessaria una precisazione. Arezzo è una città democratica e antifascista che si è conquistata e ha pagato a caro prezzo la sua liberazione. Fino al ’99 è stata governata dalla sinistra: in ragione dei numeri elettorali e delle scelte politiche, a cominciare da quelle di Aldo Ducci.
Nel ’99 i partiti del centrosinistra hanno commesso un errore di strategia e consegnato la città alla destra che si è dimostrata inadeguata al compito, terminando la sua esperienza con il commissariamento e con le inchieste e le condanne della magistratura. Il centrosinistra ha riconquistato il Comune nel 2006 per poi riperderlo quest’anno. Meccanismi politici e di naturale alternanza non possono far venir meno un dato di fatto e cioè che dalla Liberazione a oggi, la destra ha governato Arezzo per soli sette anni. La conseguenza logica è che questa non è una città di destra”
Se Renzi cerca di smarcare il PD da Arezzo, il partito locale invece ci tiene a rivendicare la storia della città e lo fa raccontando esattamente lo stato delle cose. Forse prima di fare certe affermazioni era il caso di confrontarsi in casa. La risposta al premier arriva anche da parte del Gruppo di Fratelli d’Italia tramite il Consigliere Francesco Macrì:
“Possibile che in Renzi la conoscenza della nostra città sia tale da fargli affermare che solo con Fanfani e Nepi (Nepi!!!) Arezzo ha conosciuto un governo di centrosinistra? Dunque, abbiamo un presidente del consiglio che commentando uno striscione nella conferenza stampa di fine anno, già questo la dice tutta sullo spessore del personaggio, dimostra che non ha la minima conoscenza della storia politica di una delle città più importanti della Toscana”