AREZZO – Il tenore aretino Vittorio Grigòlo protagonista al MET de ‘I racconti di Hoffmann’
Torna l’appuntamento con gli eventi di Arezzo all’Opera Live HD dal Metropolitan Opera di New York
Domani martedì 3 febbraio, alle ore 19:00, appuntamento con Arezzo all’Opera a cura di Comune di Arezzo e Officine della Cultura. Al Teatro Pietro Aretino proiezione de I racconti di Hoffmann di J. Offenbach con protagonista il tenore aretino Vittorio Grigòlo.
Martedì 3 febbraio, alle ore 19:00, la grande lirica torna al Teatro Pietro Aretino di Arezzo con la fantasmagorica produzione del Metropolitan Opera di New York de I Racconti di Hoffmann, opera fantastique di Jacques Offenbach. Protagonista d’eccezione Vittorio Grigòlo, giovane tenore nato proprio ad Arezzo descritto da The Guardian come “una voce fluente, un bell’aspetto, un istintivo senso del teatro” in occasione del suo esordio, nel 2010, al Royal Opera House Covent Garden. L’evento è organizzato da Comune di Arezzo e Officine della Cultura nell’ambito della stagione di Arezzo all’Opera e La Grande Stagione Live & Special di Microcinema.
Padre dell’operetta francese, Offenbach morì lasciando incompiuta quella che poi divenne la sua opera più conosciuta e rappresentata, I Racconti di Hoffmann, messa in scena per la prima volta pochi mesi dopo la sua scomparsa, a Parigi, città che tanto amò. L’opera è ambientata a Norimberga, nella taverna di Luther, accanto al teatro dell’Opera dove si sta svolgendo la rappresentazione del Don Giovanni che vede come protagonista femminile Stella, ultima infatuazione di Hoffmann, che assiste all’opera. Al termine del primo atto, Hoffmann, accompagnato dal suo servo Nicklauss, entra nella taverna dove lo attende Lindorf, consigliere di Norimberga, con Andrés, paggio di Stella. La cantante ha incaricato il suo servitore di consegnare una lettera ad Hoffmann, con le chiavi della sua camera. Ma Lindorf ha un altro piano in mente e si fa consegnare la lettera da Andrés. Accerchiato da un gruppo di studenti desiderosi di ascoltare i racconti delle sue tre grandi storie d’amore, Hoffmann, comincia a narrarle, tra un sorso e l’altro di punch. Incurante dell’inizio del secondo atto Hoffmann inizia a raccontare partendo dal suo amore per Olympia, la bambola meccanica, passando per quello verso la delicata e soave Antonia, fino alla passione per l’astuta Giulietta. Al termine del Don Giovanni finiscono anche i suoi racconti, quando Hoffmann è ormai completamente ubriaco, tanto da non riuscire a rispondere al richiamo dell’affascinante Stella. Hoffman, ancora una volta ha concesso la vittoria al genio del male, personificato, nella storia con Stella, da Lindorf.
Vittorio Grigòlo interpreta il ruolo del protagonista dell’opera. Al suo fianco sul palcoscenico del MET il soprano georgiano Hibla Gerzmava nei panni delle Quattro eroine dell’opera, la bambola meccanica Olympia, Antonia, l’artista malata di tubercolosi, la cortigiana Giulietta, e la cantante lirica Stella. Kate Lindsey interpreta Nicklausse e Thomas Hampson aggiunge ancora un ruolo al suo ampio repertorio al MET, con l’interpretazione dei Quattro Servitori (Andrès, servo di Stella, Cochenille, servo di Spallanzani, Frantz, servitore di Crespel, e Pittichinaccio, ammiratore di Giulietta), dirige Yves Abel.
Come ormai consuetudine per gli eventi di Arezzo all’Opera la proiezione de I racconti di Hoffmann accoglierà presso il Teatro Pietro Aretino l’apertura di uno spazio ristorazione a cura del bar Caffè Piave. Un modo per ricostruire, anche in un ambiente piccolo ma accogliente, il vissuto delle grandi occasioni teatrali e cinematografiche.
Attenzione inoltre al #progettotandem: tra tutti i partecipanti a I racconti di Hoffmann il possessore di un biglietto fortunato potrà assistere gratuitamente a Roma – Napoli andata e ritorno con Edoardo Siravo e Gino Auriuso in programma presso il Teatro Verdi di Monte San Savino giovedì 5 febbraio 2015. Il numero di matrice del biglietto estratto sarà divulgato la sera stessa e da mercoledì 4 febbraio attraverso il blog e i social network di Officine della Cultura.