Campeggi toscani: Openair anche con gli acquazzoni
Campeggi toscani 2014 ripresa con andamenti altalenanti
Performance della costa sud che aumenta le presenze nonostante la stagione di straordinario maltempo. Peggio città d’arte e montagna
Malgrado il PIL che cala e il terribile maltempo, l’estate 2014 ha riportato i turisti italiani (+0,5%) nei campeggi e villaggi della regione. I valori non sono ancora quelli di prima della crisi ma si nota un cambio di tendenza specialmente nelle aree sud della costa e per gli italiani.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio del Turismo all’Aria Aperta di FAITA Federcamping Toscana, le presenze a livello regionale sono aumentate dello 0,5 % rispetto allo scorso anno. La costa manda segnali di rilancio, con un +1%, ma la sorpresa viene dalle aree di campagna e collina che aumentano i pernottamenti dell’8%. Lungo costa positiva la provincia di Grosseto (+4%), qualche lieve incertezza su Livorno e Lucca (-1%), stabile Massa Carrara e in crescita Pisa (+3%). Dopo un anno di ripresa calano nuovamente le presenze all’Elba.
Diminuisce poco più dell’-1% la domanda nelle città d’arte e del -3% circa quella nelle aree che non presentano una spiccata risorsa. È invece premiata la “toscanità” della campagna e della collina, specialmente dagli stranieri, un prodotto che viene richiesto e vissuto con modalità sempre diverse e nuove.
Stranieri e italiani hanno contribuito in ugual misura al dato regionale, tuttavia mentre i primi si sono ripresentati soprattutto nelle destinazioni balneari, i secondi hanno privilegiato le aree dell’interno.Tra gli stranieri gli operatori segnalano il ritorno di Francesi, Tedeschi e Olandesi. Ma anche nuove origini, tra tutte la Russia o ospiti che arrivano da lontano come gli Australiani.
Il cliente delle strutture all’aria aperta si rinnova, orientandosi sempre più verso forme di turismo stabile come bungalow e case mobili, che rappresentano quasi il 2% in più di domanda rispetto all’anno passato. In leggero calo il camperismo, che preferisce orientarsi verso la sosta in aree di fuori dalle strutture ricettive tradizionali. La percentuale di notti passate in tenda è ormai inferiore al 15%.
Il maltempo di inizio stagione è stato sentito da oltre il 70% delle imprese, ma solo il 16% lo ritiene la principale causa di una performance negativa.
Il Presidente di Faita Toscana Giampiero Poggiali dichiara “gli imprenditori della ricettività all’aria aperta toscana sono pronti a continuare a fare la loro parte per favorire la crescita del turismo, specialmente nelle aree dove campeggi e villaggi turistici rappresentano l’offerta ricettiva prevalente. Chiedono però un maggiore impegno per quanto riguarda lo sviluppo del sistema regione, una maggiore attenzione e condivisione delle scelte e, principalmente, una normativa che metta tutti gli attori sullo stesso livello, senza i favoritismi in termini di adempimenti dei quali attualmente gode chi, impresa agrituristica, si affaccia nel settore della ricettività Open Air”.