Il 15% dei toscani vive sotto la soglia di povertà
Firenze, 17 maggio 2014 – Il 15% dei toscani vive al di sotto della soglia di povertà. Il dato, che anticipa il rapporto Caritas 2014 che sarà presentato a metà giugno, è stato reso noto oggi all’Istituto degli Innocenti di Firenze in occasione dell’incontro promosso dalla delegazione Cesvot di Firenze dal titolo “Nuove povertà: il ruolo del volontariato tra impegno e criticità”.
Capire come il volontariato fiorentino possa intervenire, insieme ai soggetti del pubblico e del privato per far fronte ai nuovi bisogni emergenti è stato il tema affrontato durante l’incontro a cui ha partecipato, fra gli altri, Francesco Marsico, responsabile area nazionale Caritas italiana.
“Abbiamo voluto porre all’attenzione dei cittadini le azioni concrete delle organizzazioni di volontariato che tendono a dare una prima risposta ai bisogni sempre crescenti portati anche dalla crisi”. Spiega Ivana Ceccherini, Presidente della delegazione Cesvot di Firenze – “Le associazioni si attivano non solo per aiutare a risolvere i problemi ma per creare un clima di condivisione nel quale camminare insieme e fare rete”.
“Ragionare di povertà oggi non vuole dire più ragionare di fasce di marginalità della popolazione, ma significa parlare di tante persone e tante situazione che impropriamente vengono definite come situazioni di normalità: non solo povertà materiale ma anche povertà legata ad altri aspetti, sia in ambito educativo che sociale”. Spiega il direttore di Caritas Firenze Alessandro Martini. “E’ importante ribadire la necessaria collaborazione fra le diverse associazioni e organizzazioni del volontariato che, come settore, è chiamato sempre di più a farsi carico delle difficoltà e dell’affanno che dimostra il sistema.”
“I dati elaborati dal nostro Istituto non lasciano dubbi, si può dire che nel triennio 2010-2012 l’indicatore di povertà è peggiorato sia in Italia – da 24,5% al 29,9% – che nell’Unione europea dal 23,6% al 24,7% – dichiara Alessandra Maggi, presidente dell’istituto degli Innocenti – Se l’Unione ha individuato il problema, le misure adottate nell’ambito della strategia Europa 2020 sembrano essere troppo deboli portando la situazione ad un continuo aggravarsi. In particolare, tra i più colpiti le coppie con tre o più figli, soprattutto se i figli sono minorenni, e i genitori single.”