70 anni di F1
La Formula 1, F1, è la massima categoria di vetture monoposto a ruote scoperte da corsa. Questa è sicuramente una delle migliori competizioni esistenti al mondo, dato non solo il grande numero di amanti delle macchine da corsa che seguono dal vivo le gare, ma anche gli amanti dello sport in generale che scommettono su appositi siti online (come Admiralyes) sulla possibile vittoria di un gareggiante rispetto ad un altro.
Il nome, Formula, fa riferimento all’insieme di regole alle quali tutti i piloti e le relative macchine devono adeguarsi. Essi infatti sono soggetti ad una serie di restrizioni e specifiche, in modo tale da garantire un livello equo di caratteristiche tecniche tra le varie auto, dei limiti al loro possibile sviluppo meccanico e la riduzione del rischio di eventuali incidenti, data la grande velocità alla quale viaggiano le varie macchine.
Ma quali sono le origini della F1? Esattamente nel 1947 la CSI, ossia la Commissione Sportiva Internazionale (oggi riconosciuta come la FIA) decise di organizzare un campionato mondiale che vedeva come protagoniste le macchine da corsa monoposto. Tuttavia, una competizione di questo tipo era già stata organizzata molti anni prima, basti considerare che più di dieci anni prima si era tenuto il Campionato europeo di automobilismo. Quello che si propose di fare la CSI, era semplicemente di espandere i confini di questa competizione, portandola a livello mondiale. Così nel ‘47 si venne a creare il Campionato del Mondo Piloti di Formula 1, la cui prima edizione però vide la luce soltanto tre anni dopo, nel 1950.
Le caratteristiche di questa prima edizione erano molto semplici: si sarebbero dovute disputare sette gare valide per determinare il vincitore del Mondiale e sedici invece non valide ai fini della determinazione del punteggio.
Delle sette gare valide, sei si sarebbero dovute disputare in Europa e l’ultima rimanente in America. Per essere più precisi le gare si disputarono a Silverstone in Gran Bretagna, a Montecarlo nel Principato di Monaco, ad Indianapolis nello stato dell’Indiana, in Svizzera, a Spa-Francorchamps in Belgio, a Reims-Gueux in Francia e infine a Monza in Italia.
Relativamente parlando del regolamento, al Campionato di quell’edizione erano ammesse unicamente le macchine monoposto con una cilindrata pari a 1500 cc, se presentavano il compressore, o di 4500 cc, in caso contrario. Al termine di ogni gara venivano assegnati otto punti al primo, sei al secondo, quattro al terzo, tre al quarto, 2 al quinto e un punto bonus veniva assegnato a chi faceva il giro più veloce.
Dopo tutti questi anni la F1 si conferma essere una delle competizioni più seguite al mondo e che sicuramente riuscirà a confermarsi anche nel prossimo futuro.