30 milioni di euro per il settore vinicolo toscano

I fondi della Regione sono destinati ad interventi di ristrutturazione e promozione

Ammonta a circa 30 milioni di euro la somma complessiva che la Regione Toscana ha destinato alla filiera vitivinicola per interventi di ristrutturazione e riconversione di vigneti e per attività di promozione sui mercati esteri.

Il provvedimento come stabilito dalla delibera della giunta regionale, n.543 del 21 maggio 2018 stanzia fondi per 18 milioni nell’ambito dei finanziamenti europei della cd. “Ocm Vino” (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo) e 11,5 milioni per la promozione del vino toscano sui mercati esteri.
Il settore vinicolo beneficerà dei 18 milioni per investimenti in ristrutturazione e riconversione di vigneti che si stimano in un numero di circa 1.600 ettari nel contesto della campagna 2018-2019.
Gli investimenti compresi nel finanziamento sono individuabili in attività di reimpianto finalizzato alla riconversione varietale (ovvero la possibilità di reimpiantare o di sovrainnestare varietà diverse o modificare il sistema di allevamento), ristrutturazione (ovvero lo spostamento del vigneto in una posizione più favorevole, oppure all’interno dello stesso ma con modifiche al sistema di coltivazione), miglioramento delle tecniche di gestione del vigneto (con livellamenti, terrazzi, ciglioni, muri a retta) e infine istallazione degli impianti di irrigazione.
Tutti gli interventi indicati avranno una scadenza di realizzazione di due anni dall’approvazione del finanziamento e comunque non oltre la data del 15 ottobre 2020.
Per accedere ai finanziamenti è necessario presentare domanda ad Artea, l’ente pagatore della Regione Toscana entro il 30 Giugno. Il contributo massimo previsto dal bando è di 16mila euro ad ettaro, e non può superare il 50% del totale del costo dell’investimento.
Ai vigneti oggetto del finanziamento sono richieste alcune condizioni minime: almeno 3.300 ceppi per ettaro e una superficie minima di almeno mezzo ettaro, ridotta fino a 0,25 ettari nelle zone di produzione delle denominazioni Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell’Argentario (nel comuni di Monte Argentario) e in tutto il territorio delle isole dell’Arcipelago toscano.
Importante precisare che i titolari di autorizzazioni al reimpianto ottenute dalla conversione di diritti di reimpianto trasferiti da altri soggetti o dalla riserva regionale potranno continuare a esercitare il loro diritto di reimpianto, ma non potranno più accedere a questi finanziamenti già dal prossimo anno.
A questi fondi, come anticipato, si affiancheranno 11,5 milioni destinati invece alla promozione del vino sui mercati internazionali. Quota accresciuta rispetto agli 8 milioni di un anno fa, con l’obiettivo di sostenere l’export dei vini toscani nel contesto di una fase di sviluppo e allargamento dei mercati. Tuttavia prima dell’operatività di quest’ultima misura si dovrà attendere l’adozione di provvedimenti necessari da parte del Ministero delle politiche agricole.

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