FIRENZE: Via dei Macci, cantieri infiniti e commercio sotto stress

Degrado in Sant’Ambrogio, Palazzo Vecchio ci mette lo zampino. Avrebbero dovuto concludersi il 13 maggio i lavori iniziati tre mesi fa per il risanamento del lastricato di via dei Macci. Invece la voragine aperta dal cantiere che per venti metri squarcia il tratto Ghibellina-Agnolo è diventato una fossa comune per i rifiuti della movida.

A rubare la scena allo scorcio della duecentesca chiesa di Sant’Ambrogio ci pensano bottiglie, cartacce, stracci, escrementi e perfino fiale di metadone che, accumulati sul fondo della voragine, hanno fatto balzare su tutte le furie residenti e commercianti ostaggi del cantiere. Che adesso alzano la voce.

“E’ da quindici giorni che non si vede nessuno – spiega Gloria Brandini portavoce dei quindici negozi prigionieri del cantiere fantasma – i lavori da novanta giorni procedono a singhiozzo e abbiamo l’impressione che la strada sia completamente abbandonata”. Ma al danno si aggiunge la beffa. “Non è stato mai esposto nessun cartello che annunciava la proroga dei lavori”.

Intanto le migliaia di gambe che ogni giorni percorrono quel che resta di via de Macci sono costrette a slalom fra le transenne visto che la distanza fra il marciapiede e cantiere non consente neanche il transito di un passeggino. E così commercianti e residenti, spray e teloni alla mano, hanno deciso di gridare la loro indignazione.

“La cosa che fa più male – commenta il titolare della Tabaccheria dei Macci – è vedere questo squarcio dimenticato in piena area Unesco, qualche giorno fa una intera comitiva di turisti giapponesi ha passato un quarto d’ora a immortalare questa latrina a cielo aperto. Gira voce i lavori finiranno a Luglio”.

Previsione che ha gettato nello sconforto i commercianti, che accerchiati dalle transenne e orfani della fermata del “bussino” Ataf, soppressa con l’inizio dei lavori, hanno assistito impotenti al dimezzamento dei clienti negli ultimi 90 giorni.

Una ferita che si augurano sia rimarginata in fretta e con le dovute spiegazioni. “Chiediamo – conclude Gloria – di essere informati dall’amministrazione sui ritardi nei lavori ma soprattutto che gli interventi siano fatto il prima possibile lavorando tutti i giorni e non solo qualche ora alla settimana come accaduto fino a oggi”.

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