Minnesota – Nuova tecnologia permette di controllare macchine a distanza con la forza del pensiero

Eccezionali novità in ambito tecnologico ci arrivano oggi dagli Stati Uniti, dove un team di scienziati di prim’ordine è finalmente riuscito in un’impresa che in molti, specialmente tra i transumanisti,  aspettavano venisse compiuta.  Il Professore di Ingegneria Biomedica Bin He e la sua squadra – tra cui spiccano i giovani ricercatori Alex Doud e Karl LaFleur – sono infatti riusciti a costruire una macchina volante, diciamo pure un elicottero multi-elica, che può essere comodamente comandato a distanza. 

La novità però non sta nella distanza cui la macchina volante può essere comandata: l’incredibile invenzione del professor He  e dei suoi collaboratori è il telecomando con cui si può controllare l’elicottero multi-elica , un telecomando che non ha tasti, ma si può indossare. E’ la Human Brain/Computer Interface , una “banale” cuffia per elettroencefalografia che è in grado di codificare i comandi inviati dalla nostra mente e renderli degli ordini operativi, eseguiti in tempo reale dalla macchina volante. 

“Se si immagina di stringere il pugno destro , senza stringerlo sul serio, vediamo la macchina volare verso destra” – spiegano Alex Doud e Karl LaFleur – “Se si immagina invece di stringerli entrambi, allora il movimento sarà verso l’alto” .

Il meccanismo è a parole molto semplice : quando il controllore immagina un movimento si attivano specifici neuroni della Corteccia Motoria che generano dunque una corrente elettrica. Questa corrente è captata dagli elettrodi posti sulla cuffia per EEG, che inviano i segnali ad un computer, dove  viene poi elaborato il modello associato al segnale che viene convertito in comando, inviato a questo punto  in tempo reale alla macchina tramite WiFi.

Ulteriore motivo di orgoglio per il Professor He ed i suoi colleghi è l’assoluta non invasività del procedimento : non ci sono chip da impiantare nel cervello, niente rischiose operazioni. Basta indossare la cuffia e concentrarsi. 

“Questa tecnologia di interfaccia Cervello/Computer si fonda sull’idea di poter aiutare persone con disabilità, o svariate malattie neurodegenerative, a recuperare mobilità e indipendenza” – ha dichiarato il capo del progetto, il Professor Bin He – Crediamo che questa tecnologia verrà utilizzata per il controllo mentale di sedie a rotelle, arti artificiali ed altri simili apparecchi”.

La ricerca del professor He è stata pubblicata ieri sulla rivista specializzata “Journal of Neural Engineering” e la pubblicazione è accompagnata da un video che può essere visualizzato sul canale Youtube dell’Università del Minnesota.

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